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 Il Fluoro... Nemico invisibile

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MessaggioTitolo: Il Fluoro... Nemico invisibile   Il Fluoro... Nemico invisibile Icon_minitimeMer Feb 15, 2012 1:59 pm


Il Fluoro... Nemico invisibile

Il Fluoro... Nemico invisibile Dentif11

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Dentifrici: occhio all'etichetta
I prodotti convenzionali contengono spesso ingredienti problematici, mentre il biologico offre delle valide alternative nel rispetto della salute e dell'ambiente.

Ecco tutto quello che dovete sapere per scegliere leggendo attentamente l'etichetta.
Denti bianchi e alito fresco sono da sempre un obiettivo ambito, a partire dagli egizi che mescolavano sale, pepe, foglie di menta e fiori di iris. La pasta dentifricia così come la conosciamo nasce pero agli inizi XX secolo, ma è solo nel secondo dopoguerra che il sapone è stato sostituito da tensioattivi industriali.
L'ultima evoluzione riguarda i dentifrici biologici, che si riconoscono dalla certificazione rilasciata da enti italiani come Aiab, Icea, Ccpb, Bioagricert, o esteri come Ecocert, Bdih, Soil association, e garantiscono un'alta percentuale di ingredienti naturali di origine vegetale ottenuti con coltivazione biologica.
Si garantisce in questo modo una produzione a basso impatto ambientale, una più alta degradabilità e l'assenza di quei componenti problematici come petrolati, parabeni, Peg, triclosan...
Molti dentifrici prodotti con criteri eco-biologici inoltre sfruttano appieno le proprietà dei fitocomplessi. Dall'estrazione delle molecole biologicamente attive contenute nella pianta si ricava un set di sostanze presenti in concentrazione singola molto bassa, ma con un'attività sinergica spiccata. Caratteristiche che le rendono meno aggressive e con minori probabilità di sviluppare effetti collaterali o fenomeni di assuefazione.
Se una volta si chiedeva al dentifricio solo di togliere i residui di cibo e lasciare un alito gradevole, oggi le sostanze presenti vanno ben oltre la rimozione della carica batterica: protezione della gengiva e dello smalto del dente, prevenzione della carie ed eliminazione di macchie antiestetiche.
Per ottenere questi risultati, generalmente un tubetto di dentifricio oggi è preparato principalmente con abrasivi (dal 20 al 40%), sostanze ad azione umettante, lubrificante e conservante (dal 20 al 30%), una piccola parte di detergenti (non più dell'1-2%) e infine una lunga serie di ingredienti con proprietà leganti, addensanti, coloranti, astringenti e aromatizzanti (1-2% circa).

Vediamo ora le funzioni e le principali caratteristiche dei singoli gruppi di ingredienti.

Abrasivi
Gli abrasivi svolgono una doppia funzione: da un lato devono concorrere alla pulizia della superficie dentaria, dall'altro contribuiscono in modo attivo alla struttura e alla viscosità del prodotto. La durezza dell'abrasivo, la sua concentrazione all'interno della formulazione, la dimensione e la forma più o meno scabrosa delle sue particelle rendono il prodotto più o meno aggressivo.
Uno sguardo all'elenco degli ingredienti o Inci (International nomenclature of cosmetic ingre-dients) riportato per legge sulla confezione in ordine decrescente (sino all' 1 % di concentrazione, al di sotto sono in ordine casuale) ci permette di capire quanti e quali abrasivi siano stati inseriti. I più comuni sono il biossido di silicio (silica), calcio carbonato (calcium carbonate), idrossi-do di alluminio (aluminum hydroxide), dicalcio fosfato diidrato (di-calcium phosphate dihydrate).

Umettanti
Gli umettanti svolgono un ruolo centrale: non solo impediscono l'essiccazione del prodotto e contribuiscono a conservarlo, ma costituiscono le fondamenta su cui creare il dentifricio e partecipano attivamente alla sua gradevolezza. Sorbitolo (sorbitol), glicerina (glycerin), glicole propilenico (propylene glyco sono questi gli umettanti più utilizzati, e quest'ultimo componente non deve essere confuso con il glicole etilenico, noto antigelo, che è stato protagonista, non molto tempo fa, di un tentativo di adulterazione di alcuni dentifrici.
E comunque un ingrediente che deriva dal petrolio, quindi da fonte non rinnovabile, che l'Environmental working group, nota associazione ambientalista americana, ha accusato di poter provocare irritazioni e sensibilizzazioni, anche perché solubilizza i grassi della cute. Il costo molto basso ne fa comunque un ingrediente molto apprezzato dall'industria cosmetica.

Correttori
Per migliorare la gradevolezza alla vista e al gusto vengono introdotte sostanze che fungono da correttori: dolcificanti come la saccarina (saccharin), opacizzanti come il biossido di titanio (titanium dioxide - Ci 77891) e coloranti di uso alimentare. L'utilità dei coloranti è ovviamente discutibile: servono solo a migliorare l'appeal del prodotto.
Si riconoscono dalla sigla C. I. (Colour Index) seguita da un numero: sono tantissimi, alcuni naturali, altri no, alcuni possono scatenare allergie, altri possono essere difficili da smaltire o pericolosi per gli organismi acquatici.
Al fine di correggere il pH del prodotto, vengono introdotti dei correttori specifici come monosodio fosfato (sodium phosphaté), trisodio fosfato (trisodium phosphaté), sodio idrossido (sodium hydroxide). I fosfati non servono solo a tamponare il pH ma anche a rallentare la formazione del tartaro sequestrando gli ioni di calcio e magnesio.

Addensanti
Gli addensanti donano alla formulazione il livello di viscosità ottimale per una buona applicazione sullo spazzolino e una buona stendibilità, prevengono la sedimentazione delle polveri abrasive, regolano la quantità di schiuma prodotta e la liberazione dell'aroma.
Tra gli addensanti possiamo citare i composti inorganici, come le silici addensanti (silica), e i composti organici come la sodio carbossimetil cellulosa (cellulose gum), la gomma xantana (xanthan gum), l'idrossietil cellulosa (hydroxyethyl cellulose).
Tra gli addensanti più comuni nei dentifrici convenzionali troviamo anche i polietilenglicoli (molecole contenenti al loro interno diverse componenti polietossilate) che svolgono la funzione di strutturanti della formulazione. In etichetta si riconoscono per la scritta PEG seguita da un numero (7, 40, 200 e molti altri), che definisce la lunghezza della molecola e quindi la fluidità della sostanza. Più il numero è basso e più è liquido; più è alto e più è viscoso.
Sono polimeri ottenuti a partire dall'ossido di etilene, di chiara derivazione petrolifera e possono essere contaminati da una molecola pericolosa come il diossano, cioè un sottoprodotto dell'ossido di etilene.
L'americana Epa (Environmentalprotection agency), e la Fda (Food and drug administration), più o meno l'equivalente americano del nostro Istituto superiore di sanità, hanno riconosciuto il diossano «agente cancerogeno», mentre è sospettato di essere tossico, anche a livello respiratorio, e neurotossico per i bambini.

Conservanti
I conservanti più utilizzati nei dentifrici sono i parabeni (butylparaben, ethylparaben, methylparaben, propylparaben ecc.), una famiglia di sostanze fra le più discusse perché hanno un'attività simile a quella degli ormoni.
Possono cioè essere letti dal nostro organismo come fossero estrogeni e questo potrebbe interferire con l'attività ormonale. Naturalmente le quantità presenti in un tubetto sono molto basse (0,8% massimo [1] ), ma i parabeni sono i conservanti più diffusi nei cosmetici e la nostra esposizione ne risulta quindi moltiplicata.
Fra i conservanti utilizzati nei dentifrici ci sono anche alcuni cessori di formaldeide come Imidazolidinyl urea, Diazolidiny urea, BenzyIhemiformai, Sodiun hydroxymethyl glycinate. Sono sostanze che decomponendosi rilasciano piccole quantità di formaldeide, una sostanza allergizzanti che in dosi massicce può risultar cancerogena.

Tensioattivi
Hanno la funzione di creare schiuma, dissolvere o disperdere gli aromi non solubili in acqua, concorrere a detergere il dente allontanando i residui di cibo. In genere i tensioattivi più utilizzati nelle paste dentifricie sono: sodio lauril solfato (sodium lauryl sulfate) e betaine (lauramidopropyl betaine); queste ultime sono più frequenti nei prodotti ecobiologici.
Il sodium lauryl sulfate stato accusato per anni di provocare il cancro, l'accusa era infondata n è comunque un ingrediente aggressivo e irritante sulla pelle e sulle mucose. La pelle dopo il suo passaggio non è solo sgrassata ma ha un pH alcalino e occorrono in genere dal quattro alle dodici ore per ripristinare l'equilibrio.
Naturalmente molto dipende da come è formulato il dentifricio: accoppiato a un altro tensioattivo o ad altri ingredienti che ne tamponano l'aggressività diventa molto più tollerabile.

Il fluoro e gli altri ingredienti funzionali
Fra gli anticarie il posto d'onore spetta sicuramente ai principi attivi fluorurati e in particolare al fluoruro di sodio. E' una sostanza che viene inattivata se all'interno del dentifricio viene utilizzato il carbonato di calcio (calcium carbonate). In alternativa si usa il sodio monofluoro fosfato (sodium monofluorophosphate), compatibile con la maggioranza degli abrasivi utilizzati.
La presenza del fluoro è sempre stata fonte di discussione, perché se presente in eccesso può accumularsi nelle ossa e renderle più fragili. Il problema è particolarmente sentito nei bambini: ecco perché dal 19 marzo 2009 i dentifrici contenenti tra 0,1% e 0,15% di fluoruro, se non recano l'indicazione cheil prodotto è destinato ai soli adulti, devono riportare sulle confezioni l'avvertenza:
«Bambini fino a 6 anni: utilizzare una piccola quantità di dentifricio sotto la supervisione di un adulto per ridurre al minimo l'ingerimento. In caso di assunzione di fluoruro da altre fonti consultare il dentista o il medico».
Nitrato di potassio (potassium nitrate) e citrato di potassio (potassium citrate) servono invece a ridurre la sensibilità. Gli agenti antitartaro sono i pirofosfati di sodio e potassio (disodium pyrophosphate), mentre clorexidina (Chlorhexidine) e sali di zinco funzionano bene contro la placca.

Antitartaro e antiplacca
Tra gli agenti antitartaro presenti all'interno della pasta dentifricia la parte del leone la fanno i pirofosfati: si tratta di sali sodici e potassici. I primi sono in genere poco solubili, mentre i sali di potassio sono molto salati, così in genere si ricorre a una miscela dei due per modulare solubilità e gusto.
E gli antiplacca? In questo caso ci si riferisce a ioni metallici o a composti organici. I primi sono costituiti da sali solubili di zinco, rame e stagno, per esempio lo zinco citrato (zinc citrate), lo stagno fluoruro (stannous fluoride), il pirofosfato di stagno (stannous pyrophosphate). Tra i composti organici si può citare la clorexidina digluconato (Chlorhexidine digluconate) che però dona un sapore amaro al prodotto e può causare una colorazione dello smalto.
Altro composto organico utilizzato come antiplacca è il tri-closan (triclosan) che, associato a ioni metallici di zinco, ha dato buoni risultati nella riduzione della placca. E anche un antibatterico.
Il suo impiego è consentito a una concentrazione mol bassa perché è un ingrediente su cui si concentrano alcuni dubbi.
Di accertato in questo momento c'è solo il suo potere allergenico e la sua capacità di accumularsi nei tessuti e a che nel latte materno. Si tratta di un ingrediente decisamente poco rassicurante, visto che la sua composizione chimica è simile a quella del la diossina: è infatti un derivato clorurato del fenolo, e la diossina potrebbe anche svilupparsi nei processi produttivi o durante lo smaltimento.
E' vero che nei cosmetici e nei detergenti il triclosan è presente quantità molto basse (la legge ai mette al massimo lo 0,3%2), ma è altrettanto vero che è molto diffuso, per esempio nei detergenti per la casa.
Non è un caso che un altro elemento di preoccupazione sia legato proprio alla sua diffusione, che nel tempo potrebbe dare origine a ceppi di batteri resistenti agli antibiotici più comuni.
La Comunità europea, però, attraverso l'SSC (Scientific Steering Committee) tranquillizza dicendo che «è utilizzato da 35 anni con sicurezza in molti prodotti».

Nonostante questo, molti produttori si sono impegnati a eliminarlo, e per questo andrebbero premiati.

Continuando il nostro giro di orizzonte sulle proprietà vantate dai dentifrici, dobbiamo concentrarci sulle sostanze in grado di donare al prodotto delle proprietà desensibilizzanti.
Tra questi potremmo trovare sostanze come il cloruro di stronzio (strontium chhride), molecola che per prima è stata utilizzata a questo scopo e che dona un sapore salato al prodotto ed è incompatibile con i sali di fluoro introdotti nella preparazione; per ovviare a questi inconvenienti si ricorre all'acetato di stronzio (strontium acetate).
Tra gli agenti più utilizzati vi sono i sali di potassio (cloruri, nitrati e citrati), che non alterano significativamente il sapore della preparazione e sono compatibili con i composti fluorurati.

Aroma
E grazie agli aromi che lavarsi i denti non è solo un dovere ma diventa spesso un piacere. Si tratta quasi sempre di essenze fresche come menta, mentolo, eucaliptolo, aneto-Io, eugenolo, L. carvone, che nel caso dei dentifrici biologici sono ovviamente estratti direttamente dalle piante. Naturali o sintetiche, le profumazioni possono scatenare allergie; ecco perché devono sempre essere indicati gli allergeni quando siano presenti a una concentrazione superiore allo 0,001%.
Si ringrazia Nadia Tadioli per la preziosa collaborazione.
Note
[1] Legge 713/86, n. 12, allegato V, sezione prima, parte prima
[2] Legge 713/86 n. 25, allegato V, sezione prima, parte prima
Segue una tabella di confronto degli ingredienti dei più diffusi dentifrici
Tratto dalla rivista: Terra Nuova - maggio 2010

Dentifrici a rischio sequestro per troppo fluoro
Alcune note marche di dentifricio presenti sugli scaffali di negozi e supermercati italiani sono a rischio sequestro per la presenza in eccesso di fluoro. Un decreto ministeriale impone infatti prescrizioni precise, a cui alcune aziende produttrici non hanno dato seguito.
I dentifrici contenenti tra lo 0,1% e lo 0,15% di fluoruro devono riportare obbligatoriamente dicitura «Controindicato nei bambini» in etichetta.
Ecco le infrazioni rilevate dal Codacons: «AZ protezione carie gel» contiene fluoro di sodio 0,32 % senza la prescritta avvertenza obbligatoria «Controindicato nei bambini», idem per l'«Exigo dentrificio gel» che contiene fluoro di sodio 0,29% , «Dentifricio GS» (Fluoro 0,2%), «Fresh Up» (0,32%), «Durbans alle erbe» (1,11%). Altre marche come «Pharmadent» o «Betadent» non riportano nessuna indicazione circa la composizione del fluoro né l'avvertenza obbligatoria.
Il Ministero della salute di concerto con quello dello sviluppo economico, ha emanato il 2 aprile del 2008 un decreto che introduce l'obbligo delle etichette trasparenti anche per i dentifrici e per le tinture per capelli. La normativa pone in evidenza come alcuni prodotti di uso comune possano rivelarsi altamente rischiosi.
Nello specifico il decreto afferma: «Per i dentifrici contenenti tra lo 0,1 e lo 0,15% di fluoruro, qualora non rechino già sull'etichetta l'indicazione che sono controindicati per i bambini (ovvero che «possono essere usati soltanto da persone adulte»), è d'obbligo la seguente etichettatura: «Bambini fino a 6 anni: utilizzare una piccola quantià di dentifricio sotto la supervisione di un adulto per ridurre al minimo l'ingerimento. In caso di assunzione di fluoruro da altre fonti consultare il dentista o il medico».
Il Codacons ha svolto dei controlli a campione per verificare se le confezioni dei dentifrici in commercio nel nostro paese rispettino o meno le indicazioni previste dalla legge a tutela della salute dei bambini, constatando, purtroppo, la violazione delle norme da parte di alcune marche famose. Di qui l'esposto dell'associazione ai Nas e alla Procura di Roma, in cui si chiede di effettuare delle verifiche e disporre i sequestri dei dentifrici non a norma.
Fonte: Codacons.

Tratto da: "Terra Nuova" dicembre 2009
http://www.terranuovaedizioni.it/

No al fluoro: troppi rischi
Il 97% dei Paesi europei ha scelto di non immettere fluoro nell’acqua potabile. Essi sono: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Irlanda del Nord, Norvegia, Scozia, Svezia e Svizzera.
Il fluoro sarebbe aggiunto all’acqua potabile con un proposito medicale (prevenzione e salvaguardia dell’apparato dentale). Ma diversi e contrastanti sono i pareri degli scienziati sull’effettivo beneficio del fluoro che non sarebbe tale da giustificarne l’assunzione quotidiana, per contro, studi hanno accertato che i danni collaterali sono ben maggiori delle proprietà benefiche. Anzitutto va specificato che il fluoro svolge un’azione anticarie solo in piccolissime quantità applicate localmente. E’ assolutamente dannoso se ingerito, cosa che succede specialmente nei bambini quando si lavano i denti.
I danni accertati dall’ingestione del fluoro sono:
cyclopsRischi al cervello (NRC National Research Council); 1 ppm, ossia una parte per milione di fluoro può produrre nei bambini deficienze di apprendimento e difficoltà di concentrazione.
cyclopsRischi per la ghiandola tiroidea, il fluoro agisce come smembratore endocrino; sempre secondo NRC 0.01 - 0.03 mg di fluoro per Kg al giorno possono ridurre le funzioni della tiroide in soggetti con basso tasso di iodio, questa riduzione può portare ad un calo dell’acutezza mentale, depressione e aumento di peso corporeo.
cyclopsRischio per le ossa; il fluoro riduce la resistenza delle ossa ed espone a fratture. Per ora non ci sono dati sul quantitativo di fluoro oltre il quale aumentano i rischi per le ossa, l’unico dato disponibile parla di 1.5 ppm.
cyclopsRischio di cancro alle ossa; studi su animali ed umani, inclusi lavori dell’università di Harvard hanno stabilito con certezza il collegamento tra fluoro e osteosarcoma (cancro delle ossa) in uomini al di sotto di 20 anni. A questo proposito è disponibile una dettagliata relazione redatta dal National Toxicology Program che ha seguito gli adolescenti monitorati; va detto che purtroppo più della meta di questi soggetti sono deceduti dopo alcuni anni dalla diagnosi dell’osteosarcoma.
cyclopsRischi per pazienti sofferenti ai reni; pazienti sofferenti di patologie che coinvolgono i reni hanno manifestato un’alta sensibilità alla tossicità del fluoro. Questa sensibilità è dovuta all’incapacità di questi soggetti ad eliminare dal corpo il fluoro assunto. Come risultato si ha una elevata presenza di fluoro nelle ossa ed un aggravamento o insorgenza di un disturbo conosciuto col nome di osteodistrofia renale.

Fonti di fluoro possono essere: acqua in bottiglia, dentifrici, chewingum, medicinali, fertilizzanti, bevande gassate, tè in bottiglia o lattina, integratori, bastoncini di pesce o di pollo (se meccanicamente disossati), alcuni vini, alcune birre, cibi cucinati in contenitori col fondo in teflon, alcuni sali da cucina fluorati, alcuni tipi di anestetici, sigarette.

Fonte: Mala Cibus Currunt
http://www.terranuovaedizioni.it/article2686.php
Vedi anche: Fluoro? No grazie!

Il FLUORO è TOSSICO-NOCIVO
MINISTERO "SALUTE" italiano informato sui DANNI VACCINI

Il Fluoro... Nemico invisibile Sodium11

Il Fluoro è l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi, che ha come simbolo F e come numero atomico il 9.
È un gas alogeno di colore giallognolo, velenoso, ed è l'elemento chimicamente più reattivo e con la maggior elettronegatività. Nella sua forma pura è altamente pericoloso, causa gravi ustioni chimiche a contatto con la pelle.
(NdR: viene ottenuto per elettrolisi del fluoridrato di Potassio)
vedi: Danni del FLUORO   Alimenti Contaminati

Il fluoro puro è un gas giallo pallido, corrosivo, ed è un potente agente ossidante. È il più reattivo ed elettronegativo di tutti gli elementi, e forma composti con la maggior parte degli elementi, inclusi i gas nobili xeno e radon.
Anche in condizioni di buio e bassa temperatura il fluoro reagisce esplosivamente con l'idrogeno. In un getto di gas di fluoro vetro, metalli, acqua ed altre sostanze bruciano con una fiamma brillante. Il fluoro si trova sempre composto con altri elementi, specialmente silicati, per questo non può essere preparato o contenuto in recipienti di vetro.
In soluzione, il fluoro si trova comunemente come ione fluoruro F-. I fluoruri sono composti che combinano questo ione con radicali caricati positivamente.

Il fluoro è impiegato nella produzione di plastiche a bassa frizione come il teflon, e in liquidi refrigeranti come il freon. Altri usi:
   L'acido fluoridrico (HF) è usato per incidere il vetro delle lampadine e di altri prodotti.
   Il fluoro monoatomico è usato nella manifattura dei semiconduttori.
   Assieme ai suoi composti, il fluoro è usato nella produzione dell'uranio (dall'esafluoruro) e in più di altri 100 differenti materiali.
   Gli idrofluoroclorocarburi sono usati massicciamente negli impianti di aria condizionata e nella refrigerazione.
   I clorofluorocarburi sono stati vietati per queste applicazioni perché sospettati di contribuire alla formazione del buco nell'ozono. Entrambe queste classi di composti sono potenti gas a effetto serra.
   Il fluoruro di sodio è stato usato come insetticida, specialmente contro gli scarafaggi.
   Altri fluoruri sono spesso aggiunti ai dentifrici per prevenire la carie.
Alcuni ricercatori hanno studiato il gas di fluoro come possibile propellente per i razzi, a causa del suo impulso specifico eccezionalmente alto.
Il fluoro (dal latino fluere che significa flusso o fluire), in forma di fluorite, venne descritto nel 1529 da Georigius Agricola per il suo uso come sostanza che favorisce la fusione di metalli o minerali. Nel 1670 Schwandhard scoprì che il vetro veniva inciso se esposto alla fluorite trattata con acido. Karl Scheele e molti altri ricercatori tra cui Humphry Davy, Gay-Lussac, Antoine Lavoisier, and Louis Thenard condussero esperimenti con l'acido fluoridrico (alcuni dei quali finirono in tragedia).
Questo elemento non fu isolato fino a molti anni più tardi, a causa del fatto che quando viene separato da un composto attacca immediatamente i materiali restanti. Il fluoro venne finalmente isolato nel 1886 da Henri Moissan dopo almeno 74 anni di continui sforzi.
La prima produzione commerciale di fluoro venne ottenuta durante la seconda guerra mondiale per la produzione della bomba atomica, dove l'esafluoruro di uranio (UF6) veniva usato per separare gli isotopi di uranio. Questo processo si utilizza tuttoggi.
La centrifugazione di uranio 238 con fluoro gassoso per elevarne dall'1 al 3% il contenuto di uranio 235( più pregiato), è attualmente in uso e genera un rifiuto "speciale", il fluoro radioattivo, che è impossibile smaltire o trattare, e comporta una costosa gestione.
Il gas nervino costituì il primo impiego di composti chimici per scopi militari. Come molti gas velenosi, conteneva notevoli quantità di fluoro che ha un effetto bloccante sull'attività enzimatica e sul sistema nervoso centrale, generando danni a livello cerebrale (riduzioni del quoziente d'intelligenza e ritardi mentali), depressione polmonare e cardiaca (fino allla morte, se assunto in dosi eccessive, come risulta in letteratura da assunzioni di pastiglie anticarie). Attualmente il fluoro è impiegato nei gas lacrimogeni.

Il fluoro e l'acido fluoridrico devono essere maneggiati con grande attenzione e qualsiasi contatto con la pelle e gli occhi deve essere evitato.
Sia il fluoro che lo ione fluoruro sono altamente tossici. Il fluoro in forma libera ha un caratteristico odore pungente che è riconoscibile anche in concentrazioni di sole 20 parti per miliardo.
È raccomandabile che l'esposizione massima giornaliera (TLV-TWA) sia di 1 parte per milione.
(NdR: dati contestati, in quanto una sostanza pericolosa lo e' anche in dosi minimali !)
Comunque, procedure di sicurezza permettono il trasporto di fluoro liquido in tonnellate.
Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Fluoro

FLUORO e Danni - ATTENZIONE

Per Decreto Ministero della Salute Italiano, del 02/04/2008, dal 19 Marzo del 2009, TUTTI i dentifrici contenenti fluoruro in quantita' superiori allo 0,1 % devono esibire sulla confezione, la seguente frase: "Bambini fino a 6 anni: utilizzare una piccola quantita' di dentifricio sotto la supervisione dei un adulto, per ridurre al minimo l'ingerimento. In caso di assunzione di floruro da altre fonti, consultare il medico od il dentista. L'assunzione di floruro puo' causare la fluorosi, patologia alla base di alterazioni dentarie.
Commento NdR: Ai bambini occorre stare attenti per il floruro, e gli adulti sono invece carne da macello....Inoltre qui non si parla delle pastiglie al fluoro donate anche nelle scuole ai bambini, con la scusa di prevenire le carie....ma appena sopra si dice che invece le produce.....Misteri dei Ministeri della sanita', "collusi" con i produttori della farmaco-chimica (Big Pharma), i quali si dimenticano facilmente di "tutelare la salute dei cittadini" (art.32 della Costituzione It.), ed invece tutelano MOLTO bene i fatturati in miliardi di $, dei loro "sponsor"....le industrie chimico-farmaceutiche.

FLUORIZZAZIONE
, Controllo Mentale delle Masse ? -  By Ian E. Stephens dal suo libro "The Dickinson Statement: A Mind Boggling Thesis" ovvero "La Dichiarazione Dickinson: Una Tesi Orribile" fonte per il testo: http://www.acquabria.com/fluoro.asp
video:



Industrie farmaceutiche e produttrici di dentifrici hanno a lungo omesso gli effetti tossici dei prodotti a base di fluoro
Fluoro, cloro, bromo e iodio sono quattro metalloidi che, legandosi facilmente con altri metalli danno luogo a differenti sali e, combinandosi con l'idrogeno, generano acidi forti, come l'acido fluoridrico, l'acido cloridrico e l'acido muriatico.
Questi metalloidi vengono chiamati alogeni (dal greco halos = mare, sale), per la loro capacità di generare sali. Ma soffermiamoci sul fluoro poi capirete bene il perché !
Il fluoro è uno degli alogeni più elettronegativi, reagisce perciò facilmente con la maggior parte degli elementi; è un gas biatomico tossico, corrosivo e di odore penetrante. Si trova in natura nei minerali fluorite, criolite e apatite; inoltre, sotto forma di fluoruri, si trova nelle acque, negli organismi vegetali, e nello scheletro e nei denti degli animali. E' alla base di gas nervini come il Soman ed il Sarin. Ciò che va sottolineato è che i fluoruri sono corrosivi veleni che produrranno seri effetti sulla salute dell'uomo a lungo termine.
Dal 1945, quando venne testata l'addizione di fluoro nelle acque potabili di Newburgh (stato di New York, USA), si è a poco a poco diffusa questa pratica il cui scopo dichiarato è quello di prevenzione delle carie nella popolazione. Oggi è messa in pratica in numerosi Paesi, tra cui USA, Australia ed alcune zone in Gran Bretagna.

Ma cerchiamo di far chiarezza in merito !
Il beneficio della fluoroprofilassi, per meglio dire l'utilizzo di dentifrici a base di fluoruri (specialmente fluoruro di sodio, monofluorofosfato di sodio o fluoruro stannoso) o nel caso dei bambini nell'assunzione di fluoro via tavolette o gocce, derivano essenzialmente nella costituzione di uno smalto più resistente agli attacchi acidi demineralizzanti.
Ma la differenza tra uso locale, come nel caso dei dentifrici (a condizione che non vengano ingeriti!), ed uso sistemico, come nel caso delle tavolette o dell'acqua "fluorizzata" non sono affatto da sottovalutare. Assorbito per bocca, il fluoro entra nel dente attraverso il sangue e altera la struttura del dente stesso. Questo eccessivo assorbimento di fluoro è la causa della fluorosi, la quale si manifesta con denti screziati, decolorati, macchiati fino a significative erosioni dello smalto stesso.
Ma non è tutto !
Il fluoruro ha effetti deleteri sul sistema nervoso centrale, è causa di alterazioni comportamentali e deficit cognitivi. C'è buona evidenza (scientifica) che il fluoruro è un neurotossico dello sviluppo, ad indicare che ha effetti sul sistema nervoso del feto in sviluppo a dosi che non sono tossiche invece per la madre. Siffatta neurotossicità si manifesterà come ridotto quoziente intellettivo ed alterazioni comportamentali.
Sulla base di recenti studi epidemiologici la fluorizzazione dell'acqua è correlata all'aumento delle fratture all'anca in persone ultrasessantenni. Dosi molto alte possono causare la fluorosi scheletrica (indurimento anormale delle ossa) che è associata a dolori artritici, debolezza, rigidità delle articolazioni, danno al sistema nervoso e paralisi ed inoltre alte dosi sono causa di pirosi e dolore ai piedi e alle caviglie. Il calcio è un rimedio in caso di intossicazione da fluoro. Inoltre, si è notato che alcuni adulti sono ipersensibili anche a ridotte quantità di fluoruro, inclusa quella contenuta nell'acqua fluorizzata.
L'impatto del fluoruro sulla riproduzione umana alle dosi ricevute dalla sola esposizione ambientale è fonte di preoccupazione sulla salute; sembrerebbe, infatti, che esista una correlazione tra la diminuzione della fertilità negli esseri umani ed aumento di fluoruri nell'acqua da bere.
Il fluoruro è carcinogeno, specialmente per tessuti quali ossa (osteosarcoma) e fegato. Il potenziale carcinogenetico è comprovato dalla geno-tossicità e della proprietà farmacocinetiche del fluoruro.
Il fluoro ha, inoltre, la capacità di inibire o alterare numerosi enzimi necessari al normale funzionamento del nostro organismo: metabolismo, crescita e regolazione cellulare. Il suo accumulo nella tiroide è causa di squilibri ormonali. È associato a malattie autoimmuni oltre all'osteoporosi, l'osteosarcoma e perfino un aumento del cancro alla tiroide.
Da quanto detto si evince che i rischi di sovraesposizione al fluoruro superano di gran lunga ogni attuale beneficio della fluorizzazione dell'acqua.
Definire il quantitativo di fluoruri assunti attraverso cibi e bevande, o la semplice esposizione ambientale non è semplice, ma due aspetti sono importanti: l'aumento della presenza di composti tossici del fluoro sulla crosta terrestre quali residui di numerosi processi industriali ed il fatto che il fluoro viene immagazzinato nel tessuto osseo nel corso dell'intera vita di ciascun individuo !

I prodotti chimici utilizzati per la fluorizzazione dell'acqua non sono ad elevata purezza, come i prodotti farmaceutici di qualità, piuttosto sono sottoprodotti delle lavorazioni dell'alluminio e dei fertilizzanti perciò contenenti elevate concentrazioni di tossine e metalli pesanti quali arsenico piombo e cromo. Tutti notoriamente carcinogeni.
È palese la vastità degli interessi economici legati alla fluorizzazione: piuttosto che spendere denaro nel costoso smaltimento di rifiuti altamente tossici come i fluoruri, industrie quali le produttrici di fertilizzanti vengono pagate per fornirlo ai gestori delle acque delle aree in cui è praticata. Un efficiente riciclaggio direi.

Decisamente numerosi sono gli effetti negativi del fluoro sulla salute dell'uomo. Malgrado ciò, molti pediatri e dentisti suggeriscono ancora in modo automatico e sistematico la fluoroprofilassi (compressine o gocce) per i bambini di pochi mesi. Oltre al fluoro contenuto negli integratori per la profilassi dentale, i bambini possono assumere altro fluoro giornalmente attraverso altre forme quali dentifrici (che per il buon sapore, spesso ingeriscono), alimenti e bevande dell'industria alimentare, residui di pesticidi nel cibo, abuso di presidi dentistici, emissioni inquinanti nell'aria, farmaci, anestetici, ma anche tè e particolari acque minerali. I bambini possono realmente saturarsi di fluoro ed esporsi al rischio di fluorosi.

Le industrie del farmaco sono chiaramente abili nel manipolare ed influenzare gli studi scientifici. Inoltre, non c'è migliore guadagno di quello che si ricava da farmaci prescritti in modo sistematico ad intere fasce della popolazione. vedi le vaccinazioni, le terapie ormonali per la menopausa, solo per citarne alcune. Le industrie del farmaco e quelle produttrici di dentifrici hanno a lungo omesso e sottovalutato gli effetti tossici dei prodotti a base di fluoro.

È bene sapere che alogenare un farmaco con il fluoro significa renderlo decine di volte più potente !
Nell'intento di aumentare la biodisponibilità degli ingredienti e l'effetto sensibile dei rimedi, molti prodotti farmaceutici vengono alogenati e la lista dei farmaci al fluoro è aumentato in maniera esponenziale.
Il fatto è che, potenziando il rimedio, vengono però aggravati gli effetti collaterali. Lo sfortunato paziente diventa così cliente almeno due volte delle stesse industrie farmaceutiche. Prima con il trattamento della malattia originale poi col trattamento degli effetti Iatrogenici provocati dal suo stesso farmaco iniziale.

Attualmente il fluoro viene utilizzato per la realizzazione di diversi prodotti di seguito viene riportato un elenco ridotto !
Refrigeranti e propellenti, il risultato ? un bel buco nell'ozono e un'ulteriore inquinamento grazie al naturale riciclo delle piogge.
I Farmaci per incrementarne la biodisponibilità. Tranquillanti ed analgesici agenti anti-colinergici che agiscono sul sistema nervoso centrale causando depressioni cardiache e respiratorie (il Valium Diazepam è ritenuto tra i tranquillanti più coinvolti in vittime di incidenti stradali). Gli effetti ? consenso, letargia, apatia e... stupidità ed incoscienza da fluoro !

I gas chimici per uso bellico sono alogenati. I gas per l'ordine pubblico, i gas lacrimogeni sono alogenati ed ancora i mortali gas nervini come il Soman e il Sarin sviluppati in Germania sono entrambi fluorurati. La morte immediata dovuta all'esposizione di questi gas è il risultato del blocco istantaneo della catalisi e dell'azione dei nervi, causando un effetto anti-colinergico (blocco enzimatico) e la conseguente cessazione delle funzioni del cuore e dei polmoni.

In Italia per quanto riguarda le acque minerali non c'è ancora un limite fissato al contenuto in fluoro, ma acque che ne contengono oltre 1 mg/litro 'possono' riportare sull'etichetta l'indicazione 'fluorata'. Per le acque potabili il limite superiore da rispettare è quello raccomandato dall'OMS, 1,5 mg/litro.

Credo detto ciò sia eccessivo far notare che se pure non ci fossero tanti rischi in relazione alla fluoroprofilassi, pensare di veicolare, ad esempio, un medicamento attraverso l'acqua potabile, di cui ognuno peraltro utilizza quantitativi differenti, sarebbe comunque una pratica immorale !

Si comprende inoltre la vastità degli interessi economici legati a tale fluorizzazione: anziché spendere denaro nel costoso smaltimento di rifiuti altamente tossici come i fluoruri, industrie quali le produttrici di fertilizzanti ed altro vengono pagate per fornirlo ai gestori delle acque delle aree in cui è praticata. Per di più, ad alcuni tra gli scienziati che si sono opposti presentando evidenti prove sperimentali non sono mancate le ritorsioni.
Fonte : www.informatori.it/informatori/index.htm

Il Fluoro purtroppo rientra in una vasta serie di Farmaci aumentando gli effetti collaterali degli stessi.
Da vari studi emerge che in dosi eccessive tende a sostituire lo iodio come componente dell'ormone tiroxina, impedendo alla ghiandola tiroide la sintesi corretta di tale sostanza.
In tali casi le malattie della tiroide, dovute a un deficit di iodio, non sono curabili con un semplice ripristino dei normali livelli di tale alogeno (cibandosi di sale iodato, respirando aria di mare oppure fiale di iodio, fino a ricorrere a 7-8 gg di esposizione a isotopi di iodio radioattivi chiusi nella propria abitazione). Occorre diminuire i livelli di fluoro presenti nel corpo, prima di normalizzare lo iodio.
Insorge anche un accumulo di fluoro nelle ossa e nei denti che divengono più densi e compatti, ma nel contempo più fragili e meno elastici nella riparazione di fratture. I soggetti di osteoporosi dentaria e scheletrica, malattia incurabile, sono numerosi soprattutto in Paesi del Terzo Mondo in cui l'acqua potabile è estratta da sorgenti provenienti da rocce con minerali ricchi di fluoro (ma anche in Cina).
E' un prodotto pericoloso, ma viene utilizzato comunque anche in farmaci, in acque potabili, dentifrici, ecc.; infatti il fluoruro di sodio (venduto con l'etichetta di sostanza tossica allo stato puro) è contenuto in svariati collutori, gel e dentifrici. Insieme agli altri alogeni è diffuso nelle sostanze anestetiche.

Conclusione NdR:
Dai dati raccolti dal Ministero della Sanità Belga si evince che il fluoro è dannoso alla salute umana.
Da ora in poi: Basta gomme da masticare, compresse e gocce anticarie al fluoro !
E’ dannoso alle ossa, ai denti ed al sistema nervoso !
Ma fino ad oggi i medici di tutto il mondo hanno consigliato alle mamme di utilizzarlo, con le gocce e/o pastiglie anticarie…….per i  bambini……i governi delle nazioni occidentali hanno immesso il fluoro nelle acque da bere per i loro cittadini…..i mass media hanno pubblicizzato dentifrici al fluoro…….evidentemente dietro vi è la lunga mano delle industrie mondiali che producono il fluoro….come scarto industriale…..
Arrow Il Fluoruro si accumula nelle ossa e li rende piu' fragili e quindi soggette a fratturarsi. Il peso dei riscontri relativi agli studi clinici ed epidemiologici e' schiacciante !
Arrow Il Fluoruro si accumula anche nella ghiandola Pineale, limitando la produzione di Melatonina, ormone regolatore ed  indispensabile alla salute. (Luke 1997, 2000)
Arrow Il fluoruro danneggia lo smalto (fluorosi dentale) in una elevata percentuale di bambini (Heller et al., ; McDonagh et al., 2000)
Esso e' corresponsabile dell'aumento di concentrazione, assieme ai Vaccini di Alluminio nel cervello. (Varner et al., 1998)
Cio' vale anche per l'aumento di concentrazione del Piombo nel sangue. (Masters e Coplan, 1999, 2000)  
Idem per l'aumento di concentrazione, assieme ai Vaccini, del Mercurio !
Cosa volete di piu'; quindi NON utilizzate il Fluoro  !!

La battaglia contro il fluoruro – 12 Nov. 2010
La battaglia in favore e contro la fluorurizzazione dell’acqua pubblica è entrata in una nuova fase. Sono accadute tre cose da quando ho pubblicato le mie ricerche in merito nel libro “Fluoride Follies”, 5 anni fa.
Nel loro sforzo di fluorurizzare tutta l’acqua potabile delle comunità negli USA, i promotori della fluorurizzazione stanno cominciando a cambiare strategia. Piuttosto che cercare un confronto con le amministrazioni locali e permettere referendum a livello locale su questo tema, hanno aumentato sempre più la pressione sui legislatori statali e stanno spingendo per rendere obbligatorio per legge addizionare con fluoruro l’acqua potabile pubblica.
Un secondo evento ha inflitto una crepa nell'armatura del governo federale contro chi si oppone alla fluorurizzazione.
L’Ufficio per l’Acqua Potabile all’interno dell’EPA (Agenzia per la Protezione Ambientale) ha commissionato al Consiglio Nazionale per le Ricerche (NRC) uno studio sulla tossicità del fluoruro.
Con questo intendeva valutare criticamente il livello massimo di contaminazione stabilito dall’EPA di 4 ppm (parti per milione), assieme al secondo livello massimo di contaminazione di 2 ppm, un livello stabilito per evitare che i bambini soffrano di fluorosi dentale, un disturbo per cui sui denti si formano delle macchie bianche, che con una ulteriore esposizione al fluoruro confluiscono e diventano marroni.
Il rapporto redatto dal Consiglio, di 506 pagine, venne pubblicato nel 2006. Affronta senza remore gli effetti negativi sulla salute del fluoruro nell’acqua potabile.
Il terzo avvenimento è stata la pubblicazione, nel settembre 2010, di “The case against fluoride: how hazardous waste ended up in our drinking water and the bad science and powerful politics that keep it there” , scritto a sei mani dal dr. Paul Connett, direttore del Fluoride Action Network, dal dr. James Back, professore emerito di biofisica medica all’Università di Calgary (Canada), e dal dr. H.S. Micklem, professore emerito alla Scuola di Scienze Biologiche dell’Università di Edimburgo (Gran Bretagna).
“The Case Against Fluoride” è ben scritto, si legge agevolmente ed è esaustivo, citando più 1.700 studi sia pro che contro.

La maggior parte degli statunitensi, 269 milioni su una popolazione di 304 milioni (cioè l’88,5%), usano l’acqua degli acquedotti pubblici, e 196 milioni (il 72,4%) bevono e usano acqua addizionata con fluoruro.
Lo stato più “fluorurizzato” è il Maryland, dove il 99,8% della popolazione usa acqua fluorurizzata, seguito dal Kentucky (99,4%), Minnesota (98,8%), North Dakota (96,4%), Illinois (95,4%) e Indiana (94,5%) (il distretto di Columbia è fluorurizzato al 100%).
Hawaii (10,8%), New Jersey (13,6%), Oregon (27,4%) e Louisiana (28,3%) sono gli stati meno fluorurizzati.
Queste statistiche risalgono al 2008 e sono le più recenti disponibili sulla fluorurizzazione. Quell’anno, in Louisiana, l'amministrazione approvò e il governatore firmò rendendolo legge, un Atto che imponeva l’addizione di fluoruro a tutti i sistemi idrici pubblici dello stato della Louisiana, che forniscono acqua a più di 5.000 clienti (110 impianti che servono 2 milioni di persone).
I promotori della fluorurizzazione dell’acqua pubblica stanno facendo pressione su diversi stati, tra cui New Jersey, Pennsylvania e Massachussetts.
In Oregon è in discussione il progetto di legge HB2025, che vorrebbe fluorurizzare tutta l’acqua dello stato. Questo richiederebbe di addizionare con fluoruro tutti i sistemi idrici pubblici, che servono più di 10.000 clienti, per un totale di 2,4 milioni di abitanti (il 66% della popolazione dell’Oregon).
In California i legislatori approvarono nel 1995 una legge sulla fluorurizzazione dell’acqua, che è competenza dei singoli Comuni, che per questo ottengono dei fondi esterni, non statali. Funzionari di stato stanno facendo sempre più pressione sulle città californiane, in particolare San Diego, che non si sono ancora allineate alla legge. (Nel 2008, il 58,8% dell’acqua pubblica della California era addizionata con fluoruro).
Nel frattempo, stanno emergendo sempre più prove che il fluoruro danneggia la salute.
Il rapporto pubblicato nel 2006 dal Consiglio Nazionale per le Ricerche (NRC), “Fluoride in Drinking Water: A Scientigic Review of EPA’s Standards” (“Fluoruro nell’acqua potabile: una revisione scientifica degli standard EPA”), disponibile gratuitamente QUI, è il primo rapporto in 65 anni di storia della fluorurizzazione dell’acqua che esamina il fluoruro con mente aperta e imparziale.

Incaricata di preparare una revisione del rapporto decennale EPA sugli standard del fluoruro, la commissione di revisori esaminò non soltanto studi epidemiologici ma anche studi biochimici, test su animali e trials clinici. Il rapporto cita più di 1.100 referenze. La commissione concluse che il livello massimo e il secondo livello massimo di contaminazione stabiliti dall’EPA, rispettivamente di 4 ppm (4 mg/L) e di 2 ppm (2 mg/L), sono “non protettivi per la salute pubblica”, con particolare riguardo a: fluorosi dentale, fluorosi dello scheletro -che causa dolori cronici alle articolazioni e osteoartriti- e fratture.
Tra i numerosi studi revisionati dalla commissione, per esempio, uno mostrava che la popolazione anziana ha una probabilità 3 volte maggiore di subire fratture all’anca bevendo acqua con una concentrazione di fluoruro di 4,4 ppm; un altro studio indicava che anche una concentrazione di 1,5 ppm, che è molto vicina a quella dell’acqua pubblica, è associata a un raddoppio delle probabilità di fratture all’anca.
Questi coraggiosi revisori dell’NRC conclusero anche che “il fluoruro sembra essere una possibile causa o promotore di cancro”.
“The Case Against Fluoride”, del 2010, cita molti altri importanti studi medici sulla fluorurizzazione, che non erano ancora disponibili nel 2006 quando l’NRC redasse il proprio rapporto.
Per le persone che bevono e usano acqua con una concentrazione di 1 mg/L di fluoruro, risultano rilevanti le preoccupazioni riguardanti concentrazioni di 2 e 4 mg/L. Anche chi vive in comunità senza acqua fluorurizzata consuma in media più di 4 mg di fluoruro al giorno: esso è presente nei dentifrici, nelle bibite gasate, nel tè e nei cibi lavorati. Le persone che vivono in aree fluorurizzate consumano almeno il doppio di fluoruro, 8 mg/L al giorno.
Il fluoruro viene rapidamente assorbito attraverso la pelle (lavandosi e lavando i vestiti con acqua fluorurizzata) e attraverso i polmoni (inalando il vapore prodotto durante una doccia con acqua fluorurizzata). Come risultato, due terzi del fluoruro che le persone assumono nel proprio corpo usando acqua fluorurizzata, proviene da docce e lavaggi di vestiti.
Atleti e persone che vivono in climi caldi, che bevono molta acqua, e bambini alimentati usando acqua di rubinetto fluorurizzata, sono particolarmente a rischio perché sono soggetti a una dose tossica di fluoruro. Il livello massimo dell’EPA per il fluoruro è di 0,06 mg/Kg al giorno, un livello che molte persone e bimbi superano.
Sono trascorsi 4 anni da quando l’NRC raccomandò all’EPA di predisporre ulteriori studi e di considerare di diminuire i suoi livelli massimi di fluoruro di 2 e di 4 mg/L. Da allora nulla è stato fatto. La risposta dell’EPA alle sgradite notizie dell’NRC, ricorda un’osservazione di Winston Churchill: “Talvolta gli uomini inciampano nella verità, ma i più si rialzano come se nulla fosse successo”.
La pubblicazione di “The Case Against Fluoride” è un evento storico nei 65 anni di storia della fluorurizzazione dell’acqua. Gli autori documentano in modo convincente il fatto che la fluorurizzazione è inefficace e dannosa alla salute. Si soffermano in principio sull’etica di una simile pratica medica e presentano diversi argomenti contro la fluorurizzazione. Nel sommario di questa parte del libro, scrivono:
“Quando ebbe inizio la fluorurizzazione dell’acqua potabile, vi erano poche conoscenze sulla sua sicurezza a lungo termine, e da allora sono stati fatti ben pochi tentativi per monitorare sistematicamente i suoi effetti sulla salute. Poiché vi sono così tante questioni non risolte, la fluorurizzazione dell’acqua dovrebbe essere considerata una procedura sperimentale, e in quanto tale è in violazione del Codice di Norimberga, che vieta la sperimentazione sulle persone senza il loro consenso informato. Solo una minoranza dipaesi pratica la fluorizzazione. In Europa, quasi nessuno stato ha mai addizionato le proprie acque con fluoruro, o ha cessato di farlo. Eppure l’incidenza di carie è comunque rapidamente diminuita.
“The Case Against Fluoride” prosegue esponendo delle prove che indicano che la fluorurizzazione è inefficace per gli scopi che si prefigge, cioè prevenire la carie dentale; ripercorre poi la storia di ciò che gli autori chiamano “il grande gioco della fluorurizzazione”, seguito da una sezione dedicata ai danni del fluoruro sulla salute. Quattro capitoli sono dedicati alla spiegazione di come il fluoruro danneggia il cervello, il sistema endocrino (in particolare la tiroide), le ossa e i reni. Un altro capitolo analizza evidenze scientifiche secondo cui il fluoruro causa osteosarcomi (tumori delle ossa) nei giovani.
Nel capitolo che riguarda gli effetti sul cervello, gli autori scrivono: “Vi sono anche 23 studi che indicano una diminuzione del Q.I. nei bambini associata a bassi livelli (1,9 ppm) di fluoruro nell’acqua.”
Il capitolo sul sistema endocrino evidenzia che il fluoruro causa ipotiroidismo e gotta, con una serie di diversi meccanismi biochimici, e nota che il secondo farmaco più prescritto nei fluorurizzati USA è la levotixina (Synthroid), che serve per curare disfunzioni della tiroide.
Il fluoruro danneggia gli enzimi, in particolare quelli delle ossa, che contengono il 99% del fluoruro del corpo. Con gli enzimi danneggiati dal fluoruro e incapaci di produrre il collagene necessario a mantenere le ossa forti e in buona salute, esse divengono fragili e deboli.
“The Case Against Fluoride” espone argomenti convincenti sul fatto che una concentrazione di 1 mg/L (1 ppm) di fluoruro aggiunto all’acqua pubblica può provocare effetti deleteri diffusi nei vari sistemi dell’organismo.
Negli ultimi 30 anni, il fluoruro usato per addizionare l’acqua pubblica non è il fluoruro di sodio, 'uso farmaceutico', o il fluoruro di calcio, sostanza naturale, ma piuttosto silicofluoruri - acido esafluorosilicico e suoi sali di sodio, esafluorosilicati di sodio.
Questi agenti fluorurizzanti sono prodotti di scarto dell’industria dei fertilizzanti chimici e contengono tracce di arsenico epiombo. Le industrie di fertilizzanti vendono questi silicofluoruri impuri ai sistemi di acqua pubblica, ottenendo dei guadagni laddove avrebbero invece dovuto pagare per il conferimento di questi rifiuti tossici.
In un ipotetico processo contro il fluoruro, il giudice impedirebbe ai promotori della fluorurizzazione di continuare negli attacchi “ad-hominem”, che si concentrano sulla personalità dei testimoni della parte avversa piuttosto che sulle prove portate; e dovrebbe sottoporre a un esame incrociato chi promuove la fluorurizzazione ripetendo slogan dogmatici sulla sua sicurezza ed efficacia. Un legale, utilizzando “The Case Against Fluoride” come materile, potrebbe facilmente ottenere un verdetto di criminale “oltre ogni ragionevole dubbio”.
“The Case Against Fluoride” analizza e demolisce anche le 40 asserzioni che i sostenitori della fluorurizzazione portano, tra cui:  
1) “Non c’è differenza di principio fra clorurazione e fluorurizzazione”;
3) “Il fluoruro è un nutriente”;
5) “La quantità di fluoruro aggiunto all’acqua pubblica, 1 ppm, è così piccola che non può avere effetti negativi sulla salute”;
9) “La fluorurizzazione è necessaria per proteggere i bambini di famiglie a basso reddito”;
12) “Per ogni dollaro speso nella fluorurizzazione, vengono risparmiati 38 dollari in costi dentali”;
15) “Ogni maggiore autorità medica e dentista supporta la fluorurizzazione”; ecc.
Gli autori trattano così dell’asserzione 17, “La fluorurizzazione è sicura ed efficace”:
“Questa frase vuota viene ripetuta a pappagallo talmente tante volte dai sostenitori della fluorurizzazione ai meeting che uno comincia a domandarsi se non ricevano un qualche genere di retribuzione per ogni volta che viene ripetuta! In ogni modo, ripetere meccanicamente una frase, non importa quanto spesso, senza appoggiarla su solide prove, non la rende vera.”
Nonostante le attuali solide prove che mostrano che il fluoruro aggiunto all’acqua pubblica è dannoso, le autorità sanitarie continuano a promuovere la fluorurizzazione dell’acqua potabile.
L’Associazione Americana dei Medici (AMA) dichiara: “La AMA riconosce gli importanti benefici pubblici dell’acqua potabile adeguatamente fluorurizzata, e incoraggia i propri soci medici e le società mediche a lavorare con i dipartimenti sanitari locali e statali, gli studi dentistici e i cittadini per assicurare un’ottimale fluorurizzazione dell’acqua potabile.”
L’Associazione Americana Dentisti (ADA), in una sua dichiarazione in merito, ci ricorda che “Studi condotti nei precedenti 60 anni hanno indicato in modo consistente che la fluorurizzazione dell’acqua pubblica è sicura ed efficace nella prevenzione del deterioramento dei denti sia negli adulti che nei bambini.”
L’Associazione Americana per il Cuore ci assicura che “Non c’è prova che aggiungendo fluoruro all’acqua pubblica a una concentrazione di circa 1 ppm vi siano effetti dannosi sul sistema cardiocircolatorio”; e l’Associazione Americana per il Cancro dichiara che “Gli studi scientifici non mostrano alcuna correlazione fra i tassi di tumore nell’uomo e l’aggiunta di fluoruro all’acqua potabile.”
Ma nessuno di questi accoliti può surclassare il Centro governativo per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC). Il CDC ha proclamato la fluorurizzazione dell’acqua pubblica uno dei dieci grandi successi nella salute pubblica del ventesimo secolo.

A partire dagli anni ’40 dello scorso secolo, con la Seconda Guerra Mondiale, si rese necessario ottenere una grande quantità di fluoruri per produrre le bombe atomiche (l’esafluoruro d’uranio veniva usato per separare l’isotopo fissionabile U-235 dal non fissionabile isotopo U-238). Queste grandi quantità di fluoruro venivano scartate come rifiuti tossici dalle industrie del metallo, in particolare fondendo l’alluminio usato per gli aerei.
Gli scarti di fluoruro di queste industrie stavano uccidendo i raccolti e il bestiame ed incombevano le cause.
Spinto in parte come aspetto di sicurezza nazionale, il governo dipinse una faccia sorridente sul fluoruro e convinse coloro che definiva le linee guida per la salute, le autorità mediche ed i dentisti ad approvarne l’immissione, ben diluito, nell’acqua potabile pubblica (per maggiori informazioni su questa parte della storia rimando a “Fluoride Follies”).

Come possono le autorità sanitarie continuare a sbagliarsi riguardo il fluoruro ? Per 65 anni ? E per gli ultimi 30 anni utilizzando fluoruro 'non uso farmaceutico' preso tale e quale, inalterato e non testato, dagli scarti dell’industria dei fertilizzanti fosfatici ?

La verità è che cose del genere non sono tanto improbabili come si potrebbe pensare.
Non è la prima volta che le autorità sono state così in errore riguardo la sicurezza e l’efficacia di ciò che veniva considerato un prodotto terapeutico. Prima del fluoruro è stato il mercurio. Il mercurio era usato per curare una varietà di situazioni che andavano dai tagli e graffi alla sifilide. Era considerato sicuro ed efficace. I lettori più anziani possono ricordare la bottiglia bruno-rossastra di mercurocromo, usato per curare ferite e graffi. Ma anche nei confronti della sifilide, per quanto grave sia la malattia, trattarla con mercurio si è rivelato essere peggiore della malattia stessa. Riconosciuto infine per il veleno che è, non vengono più utilizzati farmaci contenenti mercurio, eccetto che -triste a dirsi- il mercurio viene usato ancora in alcuni vaccini multidose come conservante. Come accaduto con il mercurio, comunque, accadrà anche con il fluoruro.
Il dr. Joel Kaufmann, professore emerito di chimica all’Università delle Scienze di Phiadelphia, mette in chiaro le cose:
“I promotori della fluorurizzazione hanno censurato la maggior parte dei media, hanno ignorato importanti discussioni in merito, hanno calunniato molti oppositori della fluorurizzazione, e capovolto giudizi legali contro la fluorizzazione in un modo che dimostra il loro potere politico. Si è poi scoperto che molti studi le cui conclusioni erano a favore della fluorurizzazione non erano supportati dai loro stessi dati.” J. Am. Phys. Surg. 2005;10:38-44, disponibile QUI in pdf.
Come rileva Upton Sinclair (con aggiunte): “E’ difficile rendere un uomo (per es. un sostenitore della fluorurizzazione) in grado di comprendere qualcosa (es. che il fluoruro nell’acqua potabile non è per nulla sicuro né efficace), quando il suo stipendio (reputazione, potere) dipende dal fatto di non comprenderlo.”
Si spera che gli statunitensi arriveranno a vedere il fluoruro, così come il mercurio prima di esso, per il veleno che è, e richiederanno alle amministrazioni di interrompere la fluorurizzazione della loro acqua.
Con “The Case Against Fluoride” ora nelle mani del pubblico, insieme al rapporto dell’NRC “Fluoride in Drinking Water: A Scientigic Review of EPA’s Standards”, i funzionari di governo, l’industria dei fertilizzanti, nonché medici e dentisti malconsigliati che premono per la fluorurizzazione dell’acqua pubblica, verranno fermati e probabilmente citati in giudizio.
La salute della popolazione statunitense verrà sostanzialmente migliorata una volta che il fluoruro sarà eliminato dall’acqua.
By Dr. Donald W. Miller:  è cardiochirurgo e professore di chirurgia alla Scuola di Medicina di Seattle dell’Università di Washington. E’ membro di Doctors for Disaster Preparedness e scrive articoli su vari argomenti per LewRockwell.com.  
Il suo sito web è: www.donaldmiller.com
Articolo originale: “Fighting Fluoride” — http://www.lewrockwell.com/miller/miller35.1.html
Traduzione di Eileen Morgan e Dusty per “Il Portico Dipinto”
VIDEO IN TEMA:
http://naturalnews.tv/v.asp?v=64EA171C0AB40D7FB13E21D22D8C086A
Tratto da: ilporticodipinto.it
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