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 La Cruda Verità. minicorso di alimentazione

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MessaggioTitolo: La Cruda Verità. minicorso di alimentazione   La Cruda Verità. minicorso di alimentazione Icon_minitimeLun Ott 15, 2012 3:49 pm

"La Cruda Verità"
I 5 Cibi Killer dell'Alimentazione Naturale


La Cruda Verità. minicorso di alimentazione Banner10


Il corso è stato studiato in modo che tu possa apprendere le nozioni gradualmente così da diventare via via sempre più consapevole di quali cibi stai ancora assumendo danneggiando te stesso e abbassando il tuo livello di energia.
I 5 killer dell'alimentazione naturale sono cibi molto diffusi nel mondo occidentale e ad un certo livello li considero dei veri e propri veleni per l'organismo umano.
Vediamo intanto cosa ci dice il vocabolario della lingua italiana per quanto riguarda la parola veleno.
Veleno: sostanza di varia natura che, penetrata nell'organismo e raggiunta una certa concentrazione, vi può causare gravissimi danni e perfino la morte.
Ho usato questa parola proprio perché voglio che rimanga impressa nella tua mente e abbia un forte impatto emotivo nel tuo essere per aiutarti ad eliminare questi “cibi” naturalmente. Non voglio dilungarmi nella terminologia e soprattutto non voglio essere preso per uno che fa “terrorismo alimentare” vorrei solo che tu ti renda conto che forse tutto quello che ci propina il mercato, l'industria alimentare e la pubblicità non è proprio il massimo della salute. In ogni lezione che riceverai via email scoprirai i cibi che stanno seriamente danneggiando la tua vitalità e la tua naturale capacità di mantenerti in forma. Ne ho inserito uno per ogni lezione in modo che gradualmente tu possa abituarti all'idea di eliminarli (o ridurli drasticamente) dalla tua abituale alimentazione e non ti risulti un trauma.
Il primo passo verso una salute radiante è eliminare questo cibo killer dalla tua dieta:
I GRASSI TRANS
I grassi trans non sono altro che grassi che hanno subito una trasformazione chimica artificiale. Per avere un grasso trans è sufficiente aggiungere un po' di idrogeno ad un olio vegetale per renderlo più solido. C'è tutto un processo che utilizza anche dei metalli altamente pericolosi (come il nichel) che fungono da catalizzatori, ma ti risparmio le lezioni di chimica e passo alle cose importanti. I vantaggi a livello industriale sono notevoli. E' possibile in questo modo ottenere grasso vegetale solido a basso costo molto più pratico da usare dei classici oli vegetali, che tra l'altro irrancidiscono facilmente. I grassi trans si formano anche con il processo di raffinazione degli oli vegetali. Il processo di raffinazione è utilizzato per ottenere tutti gli oli di semi non spremuti a freddo (e quindi la stragrande maggioranza degli oli di semi), e l'olio d'oliva non extra-vergine. L'olio viene estratto con l'utilizzo di soventi chimici, che vengono poi eliminati per distillazione.
Esso viene successivamente reso commestibile con l'utilizzo di sostanze alcaline che ne abbassano l'acidità, riportandola a valori accettabili. Questo processo produce una piccola quantità di acidi grassi insaturi di tipo trans, circa il 5% rispetto al quantitativo totale di grassi (quindi in una bottiglia di olio di semi da un litro ci sono circa 50 grammi di grassi trans, in un cucchiaio circa mezzo grammo). Il nostro corpo fisico non è assolutamente in grado di digerire questo tipo i grassi, semplicemente perché non ha la struttura di enzimi necessari per gestirli. A causa della NON digestione da parte del nostro organismo questi veleni vengono accumulati nei tessuti portando problemi all'organismo anche molto gravi. In natura non esistono i grassi trans tranne che in alcune carni di grossi ruminanti ed in particolari prodotti caseari, ma che comunque sono presenti in quantità minima. Purtroppo anche se nel mondo sono diffusissimi in tutti i prodotti alimentari industriali e non esiste una regolamentazione in Italia in proposito per l'inclusione nelle etichette degli alimenti, se non siamo più che accorti rischiamo di assumerne in quantità elevate senza nemmeno saperlo. Giusto per dare un'idea della pericolosità di quello che sto parlando ecco un elenco di problemi che possono portare:
Malattie cardiovascolari e coronariche
Abbassano il colesterolo buono (HDL) e alzano quello cattivo (LDL)
Aumento del rischio di cancro alla prostata e alla mammella
Incrementano la produzione di radicali liberi
Promuovono lo sviluppo dell'Alzhaimer
Incremento del rischio di diabete di tipo 2
Obesità e grasso addominali
Disfunzioni del fegato
Infertilità nella donna e abbassamento dei livelli di testosterone nel'uomo
Causano un basso peso dei bambini alla nascita
Diminuiscono il valore nutritivo nel latte materno
Aumento del rischio di infarto
Dove si trovano?
A causa della scarsa regolamentazione a livello europeo di questo tipo di alimenti è abbastanza difficile individuare nelle etichette dei prodotti che ogni giorno consumiamo la scritta “grassi trans”.
Tuttavia, non è difficile eliminarli completamente dalla nostra alimentazione. I grassi trans li troviamo in tutti gli alimenti che riportano come dicitura tra gli ingredienti:
oli vegetali idrogenati
oli vegetali parzialmente idrogenati
grassi vegetali idrogenati
grassi vegetali parzialmente idrogenati
margarina (anche quella priva di grassi idrogenati)
Sono da evitare anche tutti gli oli vegetali che NON sono spremuti a freddo in quanto contengono dei grassi modificati in seguito al processo a temperature troppo elevate.
I seguenti prodotti di largo consumo vanno tenuti sotto controllo:
Prodotti da forno confezionati: Biscotti, brioche, focacce, crostate, torte, patatine in sacchetto ecc. Tutti riportano gli ingredienti e quindi è semplice individuare la presenza di grassi trans.
Prodotti da forno artigianali: Da tenere sotto controllo soprattutto i prodotti di pasticceria, che nel 90% dei casi fanno uso di grassi trans. Gli esercizi devono obbligatoriamente riportare in vista gli ingredienti di ciò che vendono, se non li trovate chiedeteli all'esercente e se trovate margarina o grassi idrogenati tra gli ingredienti, cambiate pasticceria.
Gelati artigianali: La situazione dei gelati non è grave come quella delle pasticcerie, ma il rischio è comunque alto. Ormai quasi tutte le gelaterie fanno uso di preparati industriali che spesso contengono grassi trans, che hanno il vantaggio di far sciogliere il gelato più lentamente.
Oltre ovviamente ai prodotti appena descritti, che vengono serviti anche al ristorante, bisogna cercare di evitare quelle preparazioni che fanno uso probabile di margarina.
I dolci, se non sono "della casa", sono acquistati da pasticcerie industriali o artigianali che al 90% usano margarina.
Come fare a non risultare sgradevoli al ristorante? Semplice visto che è un tuo diritto sapere cosa mangi fingi di avere un'allergia alla margarina e chiedi se è presente nelle pietanze che stai per ordinare.
In genere comunque in Italia siamo piuttosto fortunati per quanto riguarda questo cibo killer. Anche se le industrie alimentari ne fanno largo uso, nelle nostre tavole non troviamo olio di semi ultra raffinato, ma olio extra vergine di oliva spremuto a freddo.
Non spalmiamo margarina o altri grassi vegetali spalmabili sul pane come fanno gli americani o le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, ma burro (ok, anche questo vedremo che non è proprio il massimo della salute, ma sempre meglio della margarina è).
Ok, credo di averti abbastanza allarmato con questa roba per oggi.
Vorrei precisare che lo scopo di queste lezioni non è tanto quello di puntare il dito contro l'industria alimentare, ma cercare di dare alle persone la giusta informazione.
La cosa più importante inoltre che vorrei trasmetterti è questa:
Il tuo stato di salute è sotto la tua responsabilità
Siccome sei l'essere umano che ti conosce meglio al mondo smetti di delegare la tua salute al dottore, alla famiglia o al prete :-)
E' importante capire che abbiamo attratto noi i nostri disagi fisici e quindi solo noi abbiamo il potere di lasciarli andare.

Lezione 2
Bentrovato alla seconda lezione di questo minicorso gratuito sui 5 cibi killer dell'alimentazione naturale per ritrovare benessere e vitalità che mai hai sperimentato prima. Questo mini corso in 5 lezioni esamina i problemi dal punto di vista dell'alimentazione poiché lo ritengo uno degli aspetti più immediati e semplici che ogni persona può cambiare nel suo piccolo autonomamente. Prima di parlare del secondo veleno vorrei aggiungere due parole sulle CALORIE. Purtroppo non posso dilungarmi molto in questa lezione per cui ti accenno solo il fatto che le calorie, pur essendo un indice importante nell'alimentazione umana, spesso possono confondere le persone comuni ed i nutrizionisti vedendole come indice a sé stante e non guardando il vero significato nel suo insieme. Le calorie sono importanti da considerare nella scelta dei cibi, ma non possono essere il punto di riferimento o il limite invalcabile da non superare. E' stupido considerarlo l'unico fattore importante per un'alimentazione sana.
Detto questo il secondo cibo killer da eliminare progressivamente o totalmente è:
LO ZUCCHERO RAFFINATO
Lo zucchero è da considerarsi letale perché fornisce esclusivamente un apporto calorico ma totalmente privo di sostanze nutritive. E' un alimento morto e innaturale che per essere metabolizzato dal nostro organismo ha bisogno di attingere alle riserve di minerali e vitamine già presenti nel nostro corpo indebolendoci. Lo zucchero raffinato è un alimento che produce ceneri metaboliche estremamente acide una volta assunto. Ciò significa che essendo completamente innaturale non viene correttamente gestito dal nostro organismo e produce degli scarti acidi. Ogni malattia dell'essere umano presenta una condizione cronica di acidità nel sangue. Sai come fa il tuo corpo per contrastare tutta questa acidità a cui è sottoposto ogni volta che mangi zucchero bianco? Semplice, va a prelevare dal tuo corpo i minerali più importanti. Magnesio, potassio e calcio dalle ossa e dai denti. Le carie dentarie infatti sono associate proprio all'eccessivo consumo di zucchero bianco e alla sottrazione del calcio dai denti per contrastarne l'acidità. Inizialmente lo zucchero è immagazzinato nel fegato sotto forma di glucosio, ma poiché la capacità del fegato è limitata, un consumo giornaliero di zucchero raffinato (sopra la quantità necessaria di zuccheri naturali) tenderà ben presto ad espandere il fegato come un pallone.
Quando il fegato è riempito alla sua capacità massima, il glicogeno in eccesso ritorna al sangue nella forma di acidi grassi. Questi si accumulano in ogni parte del corpo soprattutto nelle zone più inattive: il ventre, le natiche e il petto. Tutti gli organi dopo anni di eccessivo consumo di zucchero ne risentono e a causa della loro capacità ridotta, la pressione sanguigna diventa anormale. Anche il sistema nervoso ne risente e certamente tutti gli organi da esso governati. Il sistema circolatorio e linfatico vengono invasi, e la qualità dei globuli rossi comincia a cambiare. Si verifica una sovrabbondanza di globuli bianchi e la creazione di tessuto nuovo diventa sempre più lenta. Il potere curativo del nostro sistema immunitario diventa via via sempre più limitato, per cui non possiamo rispondere adeguatamente agli attacchi esterni. Una delle cose che ho notato non appena ho diminuito il consumo di zucchero è stato infatti la maggior resistenza alle fredde temperature invernali delle colline toscane. La scarsa qualità dei globuli rossi si ripercuote su tutti gli organi. Ecco allora che arrivano i primi dolori e problemi. L' eccessiva quantità di zucchero ha un forte effetto anche sul funzionamento del cervello. C'è un motivo anche per questo, ma ora non voglio entrare nei dettagli tecnici, è sufficiente fare delle prove per capire la differenza di stato mentale. Un bambino che consuma molto zucchero ad esempio è molto agitato ed è sottoposto continui sbalzi di umore.
E attenzione: Lo zucchero crea un'elevata dipendenza.
Ci sono molte storie e aneddoti interessanti sullo zucchero bianco, la maggior parte dei quali descritti nel famosissimo libro di William Dufty “Sugar Blues” che è un libro interessante che ti consiglio. Anche se trovo un po' troppo semplice e riduttivo dichiarare un unico cibo come la causa di tutti i mali, molte nozioni sono vere e basate su studi scientifici. In particolare c'è un aneddoto che mi è rimasto impresso e si tratta della storia di un gruppo di naufragi che sono statti obbligati, per sopravvivere, a nutrirsi esclusivamente di zucchero per 9 giorni consecutivi, con risultati sulla salute disastrose e diverse morti. Il fisiologo francese F. Magendie rimasto ispirato da questo incidente decise di condurre una serie di esperimenti con gli animali e ne pubblicò i risultati nel 1816. Negli esperimenti, alimentò i cani con una dieta di zucchero e acqua.
Tutti i cani morirono:
Ora non ho più il libro e non mi ricordo i dettagli dell'esperimento, ma questo dimostra che lo zucchero è molto peggio di niente. L'acqua naturale può mantenere in vita per molto tempo, ma zucchero e acqua può uccidere! Purtroppo ci sono state un sacco di vicende economiche dietro lo zucchero e anche se c'è del marciume dietro, qualche paese sta prendendo provvedimenti informando la gente dei pericoli. La coca cola ad esempio in Giappone produce la versione light della bevanda con la stevia al posto dello zucchero. La stevia sarebbe un ottimo sostituto dello zucchero, si tratta di una piantina da un potere dolcificante enorme, molto superiore allo zucchero, completamente priva di effetti collaterali, ma che sempre per ragioni economiche ne è stato vietato l'uso commerciale in Italia per molti anni. Da Settembre 2011 potete acquistarla anche nei nostri supermercati bio o in erboristeria. Altrimenti potete coltivarvela legalmente sul balcone e una volta essiccata tritarla e usarla al posto dello zucchero. Altri sostituti possono essere sicuramente il miele, possibilmente crudo (non pastorizzato), ma anche il succo di agave o lo sciroppo di acero. Se poi siete proprio messi male e non riuscite a trovare questi prodotti, ormai ogni supermercato vende zucchero di canna grezzo. (Lo zucchero di canna grezzo è quello scuro, non quello marroncino chiaro, ha una consistenza un po' umida e tende ad agglomerarsi). Non voglio farti un elenco di tutti i cibi da evitare che contengono zucchero, sono davvero tanti. Lo scopo di questa lezione è di renderti consapevole che non tutto ciò che offre il mercato e l'industria alimentare è da considerarsi sano, anzi, solitamente è vero il contrario. Come seconda lezione mi sembra di averti detto abbastanza, già eliminando o comunque riducendo drasticamente questi due cibi ci guadagnerai in salute e vitalità. Tutto l'organismo ti ringrazierà e potrai iniziare un percorso di consapevolezza alimentare che via via si ripercuoterà positivamente anche in altre aree della tua vita.

Lezione 3
Benvenuto a questa terza lezione sui cibi che stanno seriamente danneggiando la tua salute e il tuo benessere. Il “cibo killer” che vediamo oggi, se non hai mai sentito parlare di alimentazione naturale potrebbe davvero sorprenderti ed è probabile che vada ad intaccare delle convinzioni profonde sul cibo che ci portiamo dietro dalla nascita e che la nostra tradizione italiana non ci aiuta di certo a smussare.

LA SCONVOLGENTE VERITA' SULLA RAFFINAZIONE DELLA FARINA BIANCA, LA FARINA BIANCA RAFFINATA.
Per farina bianca raffinata intendo la farina che abitualmente è presente sulle nostre tavole sottoforma di pane, pasta e dolci. Questo tipo di prodotto industriale che non ha quasi più niente di naturale è stato privato di 2 parti fondamentali del seme del grano: La crusca all'esterno ed il germe all'interno (l'embrione). Una dieta basata principalmente su questo prodotto è la causa principale di malnutrizione, costipazione, stanchezza e numerose malattie croniche. Se ci pensi bene si tratta di un prodotto abbastanza recente, il pane comune infatti fino a poco tempo fa esisteva esclusivamente in forma integraleSolo negli ultimi 50 – 60 anni è stato introdotto il pane bianco, simbolo di un progresso economico e tecnologico che non ha tenuto conto della salute degli esseri umani. Negli anni '50 inoltre il frumento è stato vittima di profonde trasformazioni genetiche da parte dei più grandi agronomi italiani. La ricerca genetica di un frumento che garantisse grosse produzioni e resistentissimo agli eventi esterni ha creato un grano troppo impoverito, quasi completamente privo di sostanze nutritive. Addirittura sono nate delle farine arricchite proprio per soccombere alla mancanza di questi nutrienti. Quindi le grosse industrie di raffinazione del grano aggiungono 4-5 vitamine e minerali inorganici pensando di compensare le 15-20 o più sostanze che si trovano nella crusca e nel germe. (senza considerare le fibre...)
Ma vediamo su cosa influisce il consumo eccessivo di farina bianca: Più prodotti raffinati una persona mangia più insulina deve essere prodotta dall'organismo. L'insulina favorisce il deposito di grasso, il passaggio ad un rapido aumento di peso e di trigliceridi elevati, che può portare a malattie cardiache. Nel tempo, il pancreas diventa così carico di lavoro che la produzione di insulina si blocca, e ipoglicemia (poco zucchero nel sangue) o diabete vengono a galla. Non è un caso che il diabete sia una delle malattie più diffuse negli ultimi decenni. Ci sono bambini che nascono già diabetici negli Usa a causa degli errori alimentari dei loro genitori e in Italia la percentuale di celiachia e intolleranza al glutine (presente nel frumento) cresce ogni anno del 10 %. Inoltre la farina di grano raffinata è il combustibile che alimenta le infezioni e gli alti livelli di zucchero nel sangue creando un terreno fertile per batteri dannosi ed un conseguente indebolimento del sistema immunitario.
Ma non è tutto qui, purtroppo la situazione è anche peggio.
Per fortuna in Italia questa pratica è vietata per legge dagli anni 50 e nessun forno o mulino la usa, ma negli Stati Uniti e in gran parte del mondo è ancora piuttosto diffusa a livello industriale.
Sto parlando della farina cosiddetta "bleached":
Perché in alcuni casi il colore del pane bianco è così bianco, quando la farina di grano da cui è stato prelevato non lo è?
Il motivo è semplice: la farina usata per fare il pane bianco è sbiancata chimicamente, proprio come quando usi la candeggina per sbiancare i tuoi vestiti. Così, quando mangi il pane bianco, mangi anche i residui chimici degli sbiancanti.
I produttori industriali di pane usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento che sono tutti abbastanza nocivi.
Eccone alcuni: l'ossido di azoto, di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile miscelato con sali chimici vari.
Un agente sbiancante, l'ossido di cloro, combinato con le proteine qualunque siano, ancora rimaste nella farina, produce allossana.
L'allossana è velenosa ed è stata utilizzata per produrre il diabete in animali da laboratorio. L'ossido di cloro serve anche ad allungare la durata di conservazione della farina, ma non è propriamente salutare.
Inoltre, nel processo di produzione di farina bianca, la metà degli acidi grassi insaturi, che sono ad alto valore alimentare, si perdono nel processo di fresatura , e praticamente tutta la vitamina E è perduta con la rimozione di germe di grano e crusca. Come risultato, il resto della farina del pane bianco che si acquista, contiene solo proteine di scarsa qualità e amido modificato.
Ma non è tutto per quanto riguarda la perdita di sostanze nutritive.
Circa il 50% di tutto il calcio, il 70% di fosforo, l'80% di ferro, il 98% di magnesio, il 75% di manganese, il 50% di potassio, e il 65% del rame vengono distrutti. Se questo non fosse abbastanza grave, circa l'80% di tiamina, il 60% di riboflavina, il 75% di niacina, il 50% di acido pantotenico, e circa il 50% di piridossina sono inoltre persi.
E non è ancora finita...
Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati (farina bianca, pasta, lavorati, cibi devitalizzati, etc..) richiedono poco metabolismo ed entrano nel flusso sanguigno rapidamente. Il pancreas, l'organo che regola la quantità di insulina che viene rilasciata nel sangue, è indaffarato dall' improvviso aumento di zuccheri. Il risultato di tutto questo è una forte diminuzione della glicemia (solitamente entro un'ora), e una conseguente sensazione di letargia, confusione mentale, debolezza e senso falso di "fame!
Tutti questi problemi portano una forte acidità che considero una delle cause principali di ogni malattia.
Come se non bastasse, questo fa in modo che lo zucchero causi l'aumento di peso, non solo a causa del suo innaturale contenuto calorico, ma in realtà perché altera il metabolismo!
Che cosa significa ciò?
Ecco cosa significa: se due gruppi di persone sono alimentate con lo stesso numero esatto di calorie, ma un gruppo prende le sue calorie dello zucchero e da prodotti raffinati, mentre l'altro gruppo consuma le calorie sotto forma di cereali integrali, frutta e verdure, il primo gruppo aumenta di peso, mentre l'altro no.
Questa constatazione ci viene da studi pubblicati da parte del Ministero della Salute degli USA.
Come abbiamo visto quindi poche sostanze nutritive sintetiche sono aggiunte nuovamente alla farina bianca che viene poi chiamata "arricchita".
In realtà non c'è stato alcun reale "arricchimento" del prodotto originale, ma l'inganno e la distruzione della vita di una delle tante creazioni perfette che troviamo in natura.
I ratti di laboratorio di solito muoiono in una settimana-dieci giorni, quando sottoposti ad una dieta a farina bianca raffinata.
Ultimo avvertimento: Non lasciarti ingannare da prodotti che vengono pubblicizzati come cereali integrali, ma effettivamente non lo sono. Possono avere una qualche quantità di cereali integrali all'interno, ma ci possono essere un sacco di altri ingredienti inutili e malsani.
Per esempio, se il pane è morbido è molto difficile che sia davvero integrale. Assicurati di leggere tutti gli ingredienti con cura su tutti i prodotti che compri. Se hai ancora la tendenza a mangiare cereali acquista soprattutto cereali integrali in chicchi, ce ne sono di innumerevoli qualità e tutti buonissimi. Prossimamente forse parlerò anche di questo e ne vedremo di vari tipi da adottare nella dieta di transizione.

Lezione 4
Benvenuto alla quarta lezione sui 5 cibi killer da evitare per ritrovare salute, benessere ed energia vibrante.
Il consumo del cibo che sto per rivelarti credo che sia la causa N° 1 di tutte le malattie relative alle ghiandole dell'essere umano, ma non solo...
Credo che come gli altri cibi di cui ti ho parlato, non avresti mai pensato che questi cibi così comuni siano le cause di innumerevoli malattie, ma purtroppo è proprio così e numerosissimi studi confermano quello che dico. Anche se non trovo giusto demonizzare così alcuni alimenti, in casi eclatanti come questi preferisco che chi mi sta leggendo li percepisca come i nemici da evitare.
Inizialmente è molto più semplice farne a meno perché classificandoli come veri “killer” della nostra salute il tuo cervello ed il tuo inconscio, cercando naturalmente la salute, li eviterà.
Ho detto inizialmente, perché se da una parte l'inconscio ci protegge, dall'altra si sa, la trasgressione di qualsiasi regola, anche se autoimposta porta ad una soddisfazione momentanea :-)
Comunque è probabile che tu sia uno dei pochi esseri umani sulla terra dotati di una straordinaria forza di volontà e aspirazione ad una salute radiante, tale da riuscire a prendere queste nozioni e farle da subito tue.

Il consiglio è eliminare dalla tua dieta:

I LATTICINI
Prima che nascesse mia sorella più piccola mia madre era solita consumare sia a colazione che a pranzo una grossa scodella di latte intero con pane bianco inzuppato. Diceva che serviva ad incrementare la produzione di latte materno per l'allattamento della bambina. Inutile dire che tutti in famiglia siamo cresciuti con la ferma convinzione che il latte di mucca fosse un alimento indispensabile per crescere forti e sani. Durante la mia infanzia e adolescenza il latte non è mi mai mancato. Era una gioia grattare il grana sulla pasta e anche alla sera un bel pezzo di pecorino o di crescenza era il massimo per il mio palato. Un po' meno per la mia prostata purtroppo. Oggi, il numero di persone in tutto il mondo che considerano il latte un alimento sano sono probabilmente miliardi. È vero, ci sono gruppi relativamente piccoli e comunità che sono ben consapevoli di alcuni dei problemi che porta mangiare latticini, ma non si può negare che una grande percentuale della popolazione mondiale continui a ritenere che il latte faccia benissimo. Ma andiamo a fondo nel problema per capire le reali ragioni che mi hanno spinto a smettere di consumare latticini di ogni genere. La maggior parte delle mucche da allevamento sono nutrite con farina di soia arricchita di proteine e ormoni della crescita per aumentare la produzione di latte. Entrambe aumentano il rischio per la mucca di sviluppare la mastite, problemi al fegato e problemi alla ghiandola pituitaria, portando gli allevatori ad utilizzare dosi massicce di antibiotici (che poi ci beviamo). Chiaramente, l'esposizione regolare a ormoni della crescita sintetici e residui di antibiotici non è congruente con uno stato di salute ottimale. Il latte è quasi tutto pastorizzato con un processo che lo espone ad alte temperature e che porta ai risultati seguenti: La denaturazione delle proteine del latte, rendendole meno utilizzabile e anche dannose per il corpo umano Distruzione degli enzimi, come i fosfatasi, una classe di enzimi che aiutano l'organismo ad assorbire il calcio correttamente.
Distruzione di vitamine B12, B6 e C

Distruzione di batteri amici
Se proprio volete consumare una piccola quantità di latte il consiglio è di acquistarlo crudo, cioè non pastorizzato, molto meglio se di capra non di allevamento intensivo. La pastorizzazione è stata per la prima volta introdotta nel 1920 per uccidere i microrganismi che causavano la tubercolosi e altre malattie causate da produzioni in condizioni non igieniche. Con i controlli moderni per garantire una produzione pulita e sicura, per favorirne il trasporto e la conservazione, gli svantaggi della pastorizzazione superano di gran lunga i vantaggi. Comunque anche se riesci a trovare una fonte di latte sano vicino a casa tua il mio consiglio è di non abusarne. La maggior parte delle persone non sono in grado di digerire adeguatamente il latte perché non hanno naturalmente un enzima chiamato lattasi, necessario per abbattere il lattosio, lo zucchero naturale del latte. Alcune persone hanno anche problemi a digerire la caseina, una proteina importante nel latte. Un eccesso di caseina non correttamente digerita è stato collegato ad otiti croniche, congestioni nasali, acne, eczema, una varietà di malattie autoimmuni, e persino il cancro alla prostata e alla mammella. Il formaggio è un concentrato di caseina e quindi va evitato a maggior ragione. Oltre al processo di pastorizzazione c'è un altro dannoso trattamento che viene fatto al latte prima di essere messo in vendita. Si tratta dell'omogeneizzazione. L'omogeneizzazione è un processo di più recente invenzione, ed è la peggior cosa che abbia fatto l'uomo sulla produzione del latte. Durante il processo il latte è spinto attraverso un filtro molto fine a pressioni altissime. In questo processo, i globuli di grasso diventano più piccoli di dieci volte o più. Queste molecole di grasso si spargono uniformemente per tutto il liquido. Quando omogeneizzato il latte rilascia i suoi ormoni molto più velocemente e bypassa i normali processi digestivi, fornendo al corpo umano un eccesso di ormoni proteici. Le proteine che normalmente sarebbero digerite nello stomaco non sono ripartite e vengono invece immesse direttamente nel flusso sanguigno. Il processo di omogeneizzazione rompe un enzima nel latte, che nel suo stato più piccolo può poi entrare nel flusso sanguigno e reagire contro le pareti arteriose. In questo caso il corpo protegge la zona formando uno strato di colesterolo e del muco attorno alle ghiandole. A volte le proteine del latte omogeneizzato assomigliano ad una proteina umana e può diventare l'innesco per le malattie autoimmuni come il diabete o la sclerosi multipla. Due cardiologi del Connecticut hanno dimostrato che le proteine del latte omogeneizzato hanno la capacità di sopravvivere alla digestione. E' stata dimostrata essere la causa principale degli attacchi cardiaci di 300 persone sul totale di quelli avvenuti negli USA in 5 anni. Anche i bambini piccoli negli Stati Uniti mostrano segni di indurimento delle arterie. Ma perché se il latte fa così male è così pubblicizzato non solo dall'industria alimentare, ma anche dai medici? Mi sono sforzato di andare a fondo al problema e gli unici vantaggi che ufficialmente porta l'assunzione di latte sono:
- Il notevole apporto di calcio
- Il notevole apporto di amminoacidi (proteine)
Vediamo di vedere queste due affermazioni da un punto di vista diverso.

Il Calcio
Perché siamo interessati a tutto questo calcio? Ovviamente alla nascita abbiamo intenzione di costruire una forte e resistente ossatura che ci protegga contro l'osteoporosi. Non c'è dubbio, il latte è ricchissimo di calcio. Ma è una fonte di calcio benefica per gli esseri umani? Credo proprio di no visto che quantità eccessive di prodotti lattiero-caseari interferiscono con l'assorbimento del calcio. In secondo luogo, l'eccesso di proteine che il latte fornisce causa osteoporosi. Il Dr. Hegsted in Inghilterra ha studiato per anni la distribuzione geografica dell' osteoporosi. Sembra che i paesi con il più alto consumo di prodotti lattiero-caseari sono sempre i paesi con il maggior tasso di osteoporosi. Numerosi studi hanno dimostrato che il livello di ingestione di calcio e soprattutto degli integratori di calcio non hanno efficacia per bloccare lo sviluppo di osteoporosi. Un'altra osservazione che può essere utile alla mia analisi è l'assenza di carenze di calcio registrate su persone che vivono con una dieta naturale senza latte. I Bantù del Sudafrica ad esempio. I Bantù hanno una dieta proteica del 12 per cento, per lo più proteine vegetali, e solo 200-350 mg/giorno di calcio, circa la metà del nostro apporto giornaliero nelle donne. Le donne non hanno praticamente alcuna osteoporosi nonostante abbiano sei o più figli e assenza di assistenza infermieristica per lunghi periodi! Le donne africane hanno sviluppato l'osteoporosi una volta immigrate negli Stati Uniti. Per rispondere alla domanda ovvia: "Beh, dove prendi il tuo calcio?" Da esattamente lo stesso luogo in cui la mucca produce il calcio, da foglie verdi che crescono nel terreno, soprattutto da verdure a foglia verde scuro. Dopo tutto, elefanti e rinoceronti sviluppano le loro ossa enormi (dopo essere stati svezzati) mangiando piante a foglia verde, così fanno anche i cavalli. Sembra che tutti i mammiferi della terra sappiano bene dove reperire il loro nutrimento e vivono in armonia con la loro programmazione genetica e alimentazione naturale. Nessun mammifero esistente sul pianeta terra una volta svezzato va a cercare il latte di un altro essere vivente. Solo gli esseri umani lo fanno. Se i riferimenti animali non ti convincono, pensa ai diversi miliardi di esseri umani su questa terra che non hanno mai visto latte vaccino. Non pensi che l'osteoporosi sarebbe prevalente in questo gruppo enorme? Essi hanno di gran lunga un tasso inferiore di osteoporosi rispetto a quello osservato nei paesi in cui i prodotti lattiero-caseari sono comunemente consumati.

Il Mito delle proteine
Ti ricordi quando eri un bambino e tutti gli adulti che ti volevano bene ti hanno detto che per crescere forte e sano hai bisogno di tante proteine? In realtà non abbiamo bisogno di tutte queste proteine, ma questo è l'argomento della prossima lezione per cui non voglio anticiparti niente.
Ci tengo solo a farti una domanda importante che spero ti faccia riflettere:
Secondo te quante proteine contiene il latte umano per far si che le nostre ossa si sviluppino e riescano a crescere forti e sane durante il periodo di svezzamento? Con questo è tutto, non vorrei rovinarti la cena :-)
Spero solo che tu prenda a cuore queste informazioni perché possono davvero rivoluzionare il tuo stato di salute.

Lezione 5
Ti avevo lasciato con una domanda importante che mi ha fatto molto riflettere durante gli studi che ho fatto sull'alimentazione umana.
La domanda era: Secondo te quante proteine contiene il latte umano?
E’ ormai universalmente riconosciuto che il latte materno sia il miglior cibo per il neonato: ha la giusta temperatura, è sterile, ricco di anticorpi, contiene in forma assimilabile tutto ciò di cui un bambino ha bisogno per crescere, almeno nei primi sei mesi di vita. E’ in sostanza un cibo completo sotto tutti i punti di vista: nutritivi, digestivi, metabolici, immunologici e psicologici. La cosa straordinaria del latte materno è la composizione che cambia a seconda delle esigenze del bambino e della sua crescita progressiva. Un'altra sorprendente sincronia della natura. Si distinguono tre tipi di latte materno, che costituiscono tre diverse fasi di crescita del neonato: Il colostro è prodotto nei primi giorni di vita del bebè, è ricco di proteine e sali minerali, ma ha pochi grassi e zuccheri: costituisce una sorta di sferzata di energia al neonato dopo lo stress del parto ed apporta la prima, essenziale copertura immunitaria;
il latte di transizione, prodotto per circa 8 - 10 giorni, contiene meno proteine e sali minerali ed aumenta, di giorno in giorno, la sua composizione in zuccheri e grassi, fino a raggiungere la composizione del:
latte definitivo, bianco opaco nell’aspetto e con composizione variabile nel corso dell’allattamento e di poppata in poppata, caratteristica che lo rende un cibo “vivo” e mutevole, mai uguale a se stesso.
Per questa sua ultima caratteristica di variare, in composizione e sapore, a seconda della dieta materna, il latte della mamma abitua il neonato alla varietà di sapori: lo shock dello svezzamento potrà così essere meno intenso.
La sto facendo lunga per farti capire quanta importanza diamo alle proteine nella nostra dieta.
Vediamo quindi rapidamente alcune sorprendenti curiosità.

La composizione del latte materno:
Acqua: ne costituisce l’87% del volume
Grassi: la quantità di grassi nel latte varia, non solo a seconda della dieta della mamma, ma anche nel corso della giornata, rispettando la diversa necessità di grassi del neonato.
Sali minerali: il latte materno ne contiene circa un terzo di quelli del latte vaccino e per questo, limita il carico dei reni del bebè, che sono uno degli apparati più delicati perchè ancora in fase di adattamento e sviluppo.
Vitamine: anche in questo caso la vera caratteristica del latte umano non è la loro particolare quantità, ma la loro totale e facile assimilazione.
Zuccheri: prevale il lattosio che, in digestione, si scinde in glucosio e galattosio, quest’ultimo essenziale nella sintesi di alcuni costituenti strutturali del cervello e delle fibre nervose.
Fattori di difesa: il latte materno trasmette al neonato una copertura per molte patologie virali, allergiche e batteriche. Inoltre trasmette numerosi linfociti, cioè globuli bianchi, che raggiungono l’intestino del neonato e proliferano creando anticorpi specifici.
Proteine: se il latte vaccino ha circa il 3,5% di proteine, QUELLO MATERNO NE CONTIENE APPENA L’1-2%, ma sono talmente digeribili da essere facilmente e totalmente assimilate. Questo dato è estremamente importante per capire il nostro fabbisogno proteico durante quell'età così critica. Pensa che il neonato nel giro di 5 mesi e solo con il latte materno raddoppia il suo peso. Le sue ossa, la sua muscolatura e tutto il resto raddoppiano di volume assumendo solo l'1-2% di proteine dal latte materno. Questa prova insieme a molte altre dimostra che non abbiamo bisogno di un esagerata quantità di proteine nell'età adulta. I nostri muscoli e le nostre ossa infatti sono già formate e quindi secondo la mia opinione dovremmo assumerne meno del 2%. Anche per questo motivo è importante non esagerare con le proteine animali. Anzi l'idea alla base è quella di diminuirne drasticamente l'uso fino ad eliminarle completamente. Nonostante l'uomo si sforzi di nascondere a se stesso la verità, la realtà è una sola (e la dimostreremo successivamente): Noi non siamo carnivori! Analizzando con scrupolosità il corpo umano e i suoi processi digestivi, non si può che giungere a questa conclusione. Per capire e convincersi di questo basta ragionare sul modo in cui l'uomo mangia la carne. L'uomo è costretto a camuffare questo cibo, non compatibile con il suo organismo, con un' infinita quantità di salse e condimenti, non prima di averlo fritto o bollito o invecchiato, e trasformato in mille modi. Se davvero l'uomo è un carnivoro (come molti, anzi moltissimi, credono), perché non mangia la carne come tutti gli altri veri carnivori, e cioè cruda? Molti biologi e fisiologi sono d'accordo nell'affermare che l'uomo, in realtà, non è fisiologicamente "costruito" per mangiare carne, e offrono prove estremamente convincenti.

La classe dei carnivori:
Ha una struttura fisica predatoria: artigli e canini sviluppati; Ha Intestino breve (solo 3 volte la lunghezza del tronco) e fortemente acido (10 volte di più di un normale erbivoro) L'intestino breve, lungo 3 volte il tronco, serve ad evitare una sosta troppo prolungata della carne ingerita, in quanto essa è facilmente putrescibile. L'intestino breve inoltre è fortemente acido perché deve neutralizzare le sostanze tossiche presenti nella carne.
Vediamo come avviene la digestione della carne:
Una volta giunta nello stomaco la carne ha bisogno, per essere digerita, della secrezione di succhi gastrici ricchissimi di acido idrocloridico.

I carnivori, infatti, secernono grandi quantità di acido idrocloridrico, atto a sciogliere le ossa. Il tratto intestinale dove avviene l'ultima parte della digestione, che serve a far passare gli elementi nutrivi nel sangue, deve per forza di cose essere meno lungo possibile: si deve considerare, infatti, che il pezzo di carne altro non è che un cadavere in putrefazione che crea velenosi rifiuti all'interno del corpo.
Il carnivoro, quindi, deve liberarsene il più presto possibile. Il problema, per i non carnivori, è la lunghezza del tratto intestinale, che a volte è lungo addirittura 20 volte il tronco. Se i non carnivori mangiassero carne, questa rimarrebbe nel loro corpo un tempo troppo lungo, avvelenandoli.

Passiamo alla classe degli erbivori:
-struttura fisica forte ma non aggressiva, dentatura priva di veri incisivi superiori per addentare frutti, e canini per dilaniare.
-intestino lungo sino a 20 volte il tronco, enzima digestivo capace di trasformare e assimilare la cellulosa delle piante. Gli erbivori secernono una quantità minima di acido idrocloridrico, non sufficiente a digerire del tutto la carne. Poi c'è la classe degli onnivori, parenti stretti dei carnivori, che conservano una certa aggressività e sono simili in molte caratteristiche fisiche ai carnivori; molti, ad esempio, non collocano il cane tra i carnivori, poiché se nutrito di sola carne esso muore.

Adesso osserviamo l'uomo:
- struttura fisica non aggressiva;
- tubo digerente lungo 12 volte la lunghezza del tronco;
- mandibole deboli e non pronunciate;
- secrezione salivare idonea a digerire gli amidi;
dentatura sviluppata soprattutto negli incisivi per mordere e addentare frutti e nei molari, piatti e robusti per macinare semi; stomaco debole e poco acido, che non possiede gli enzimi adatti a neutralizzare le sostanze tossiche prodotte dalla decomposizione della carne; Inoltre il suo intestino ha bisogno di stimoli che favoriscano il movimento peristaltico: frutti, cereali ed ortaggi hanno queste capacità, ma la carne no! Fisiologicamente l'uomo è più simile ai mangiatori di piante e agli animali da pascolo e da foraggio (come le scimmie, gli elefanti e le mucche), che non ai carnivori come tigri e leopardi. I carnivori, ad esempio, non traspirano dalla pelle: la temperatura corporea viene regolata con il respiro accelerato e l'estrusione della lingua. Gli animali vegetariani, invece, sono dotati di pori sudoriferi per eliminare le impurità e regolare la temperatura.

Tutte coincidenze?
La domanda che molti si pongono è:
Senza la carne posso soddisfare il mio fabbisogno giornaliero di proteine? La disinformazione, in questo campo, raggiunge livelli spaventosi e con un po' di ricerca si può scoprire che la maggior parte dei luoghi comuni che ogni giorno sentiamo sono soltanto falsità. Le proteine sono composte di amminoacidi. Gli amminoacidi sono 22, di cui 14 "non essenziali" e 8 "essenziali". "Essenziali" perché il corpo non può produrli autonomamente e ha bisogno di assumerli dai cibi. Gli amminoacidi "essenziali" sono: leucina, isoleucina, valina, lisina, triptofano, treonina, metionina, e fenilalanina. Fino agli anni '50 la carne era considerata un'ottima fonte di proteine, in quanto contiene tutti e otto gli amminoacidi "essenziali", ma al giorno d'oggi noi sappiamo che anche molti alimenti vegetali contengono tutti e otto gli amminoacidi (anche se non in proporzioni perfette), e in molti casi sono addirittura superiori, dal punto di vista nutrizionale, della carne. In parole povere gli amminoacidi "essenziali" esistono in abbondanza in alimenti senza carne. I cereali integrali, i legumi, i semi oleosi sono tutti concentrati di proteine; trenta grammi di lenticchie o di arachidi, ad esempio, contengono più proteine di un hamburger o di una bistecca di maiale. Partendo dalla domanda provocatoria iniziale comunque ribadisco che non abbiamo bisogno di tutte queste proteine. Solo in una dieta di transizione consiglio di assumere un'elevata quantità di proteine proprio per rimpiazzare quelle della carne a cui eravamo tanto abituati. Nel 1954 un gruppo di scienziati dell'università di Harvard intraprese uno studio specifico e scoprì che quando si mangiano insieme una certa varietà di verdure, cereali e legumi, la combinazione produce più dell'apporto necessario di proteine giornaliere. Il loro rapporto giungeva alla conclusione che, a dire il vero, è piuttosto difficile seguire una dieta vegetariana senza superare il fabbisogno proteico del corpo umano! Più di recente, nel 1972, il dottor F. Stare di Harvard ha condotto una propria ricerca sul consumo di proteine tra i vegetariani. Le sue scoperte sono sorprendenti: la maggioranza dei soggetti osservati assumeva il doppio del proprio fabbisogno giornaliero di proteine. Quindi la soluzione a moltissimi problemi di salute è ridurre drasticamente il consumo di carne e proteine animali. Ci sono numerosi sostituti della carne.

Cosa mangio al posto della carne?
Inizialmente ti consiglio di seguire una dieta di transizione che comprenda alimenti ad alto contenuto proteico di origine vegetale.
Può andare bene:
tofu
seitan
tempeh
grano saraceno
muscolo di grano
legumi (lenticchie, ceci, fave...)
Gradualmente poi ti consiglio di sostituire anche questi cibi cotti (e alcuni piuttosto elaborati e raffinati) con cibi più naturali possibile, nel loro stato originario, cioè crudi. Principalmente verdure a foglia verde scuro. Aumentando la quantità di verde nella tua alimentazione noterai dei benefici enormi. Ovviamente ci sono dei trucchi per assumere tutta la gamma di amminoacidi (proteine) necessari alla salute dell'essere umano e spero presto di mostrarti qualcosa in proposito. Nel frattempo spero che tutte queste informazioni che hai avuto siano state di tuo interesse, per lo meno per capire che la tua salute è molto correlata a ciò che mangi. Sicuramente adesso ne sei consapevole e puoi fare qualcosa per capovolgere la situazione. Ti assicuro che oltre a liberarti dei fastidi che ti porti dietro da anni riacquisterai anche una vitalità e voglia di vivere straordinaria, ti sentirai meglio ogni giorno che passa e ringrazierai il giorno in cui hai deciso di diventare responsabile della tua salute.

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