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 Il Nespolo, una frutta poco conosciuta

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MessaggioTitolo: Il Nespolo, una frutta poco conosciuta   Il Nespolo, una frutta poco conosciuta Icon_minitimeDom Apr 22, 2012 1:43 pm

Nespolo del Giappone
Eriobotrya japonica Lindl


Il Nespolo, una frutta poco conosciuta Nespol10

Generalità

Il Nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica Lindl.) è una pianta originario della Cina orientale, dove è ancora coltivato, così come in Giappone, in zone temperato-calde; diffuso negli Stati Uniti e nell'areale mediterraneo soprattutto per ornamentale, mentre la coltivazione avviene in Spagna, nella Valencia, in Italia, nella provincia di Palermo e un po' in Calabria.
Appartiene alla Famiglia delle Rosaceae, sottofamiglia Pomoidee, ma il genere è Eriobotrya, specie japonica.
E' una pianta sempreverde, con foglie grandi tormentose nella pagine inferiore, apparato radicale superficiale.
La fioritura va da novembre a febbraio, con fiori pentameri e con 20 stami e 5 pistilli, il cui numero varia dai 200 fino a 600, con la selezione, fiori che sono riuniti in pannocchie.
I frutti sono pomi, con 1-5 semi riuniti al centro, in genere piccoli (peso medio 30-55 g, sono rare le varietà con peso più elevato), rotondi, ellittici, a forma di uovo o di pera; il colore della buccia va dal giallo pallido all'arancio brillante; il colore della polpa va dal bianco all'arancio, includendo diverse gradazioni di giallo. I semi sono grossi con tegumento bruno.
Limiti pedoclimatici: resiste a temperature sotto lo zero anche se si presenta qualche problema con il prolungamento a tele esposizione; a causa di questa sensibilità e della fioritura e formazione del frutto in inverno preferisce l'ambiente meridionale a clima più temperato, non in ambienti freddi. L'apparato radicale è sensibile ad asfissia e salinità.

Varietà e portinnesti
Si distinguono due tipi: il tipo cinese con frutto grosso, piriforme e polpa gialla ed il tipo giapponese con frutto piccolo, rotondo e polpa giallo pallida. In Italia le cv utilizzate sono: Nespolo di Ferdinando, Precoce di Palermo, Nespolone di Palermo, Grosso Lungo e Grosso Tondo. All'estero: Golden Nugget, Cardona, Tanaka.
I portinnesti utilizzati sono il franco, che induce vigore, lenta fruttificazione e resistenza al calcare attivo, mentre con il cotogno, MA e BA29, torna la sensibilità al calcare.
La propagazione avviene quasi esclusivamente per seme. Si esegue poi l'innesto.




Il Nespolo, una frutta poco conosciuta Nespol11
Infiorescenze di Nespolo del Giappone Infiorescenze di Nespolo del Giappone

Tecniche colturali
La forma di allevamento consigliata e' il globo impalcato basso con sesti di 5,5 x 5,5 m o 4 x 4 m su cotogno.
L'irrigazione e' praticata soprattutto dopo la raccolta, poiche' da' maggior induzione a fiore, e prima della fioritura; il volume è di 3000 m3/ha. La concimazione di produzione apporta 150-180 kg/ha di N, 100-120 di P2O5, 180-200 di K2O, distribuiti a fine inverno ma metà N in pre-fioritura.
La potatura viene fatta subito dopo la raccolta, in estate, e in post-allegagione, in inverno.

Produzioni
Ogni pianta fornisce 30 kg, per un produzione complessiva di 200 qli/ha. Il momento migliore per la raccolta è quando il frutto assume la colorazione tipica della cultivar (giallo, giallo-oro, giallo-arancione) che varia in funzione degli ambienti da fine aprile ai primi di giugno. Il frutto è molto delicato, pertanto è necessario utilizzare cesti imbottiti o confezionare i frutti direttamente in campo. Fin dalla sua introduzione in Europa, avvenuta nel XVIII secolo dal lontano Giappone, questa specie è stata e viene ancora oggi impiegata a scopo ornamentale e paesaggistico; a partire dal XIX secolo, grazie alla selezione realizzata dagli agricoltori, le varietà con frutti più grossi, sono state utilizzate anche per l'alimentazione. I frutti, che generalmente vengono consumati freschi, risultano caratterizzati da polpa fondente, agro-dolce, profumata e rinfrescante. Possono essere inoltre utilizzati per la produzione di prodotti trasformati quali marmellate, succhi, sciroppate, bevande alcoliche. Le foglie in diversi Paesi vengono utilizzate per curare malattie della pelle ed il diabete. Il miele di nespolo del Giappone è particolarmente apprezzato in Sicilia e ad Alicante (Spagna).

Avversità
Il nespolo del Giappone e' molto sensibile alla "ticchiolatura" e all' "antracnosi"; è attaccato dalle cocciniglie e dagli afidi.


Nespole: proprietà, valori nutrizionali e un rimedio contro l’intestino pigro

Finalmente arriva il momento della frutta più golosa di stagione. Primavera ed estate offrono sulla tavola quanto di meglio si possa sperare per supportare le diete in vista della remise en forme senza trascurare golosità e proprietà nutrizionali che vanno al di là della ricerca della forma fisica. Le nespole sono tra i primissimi frutti estivi già sulle nostre tavole.
Il loro grande contenuto d’acqua e un moderato contenuto di fibre rendono questi frutti anche poco calorici ma allo stesso tempo gustosi per il loro sapore zuccherino. Solo 47 le calorie per 100 gr. di prodotto e in più vitamine e sali minerali in quantità, soprattutto vitamine C, B e folati insieme a potassio, fosforo, magnesio e calcio.



Oltre al prezioso contenuto nutrizionale le nespole offrono poi un aiuto concreto contro l’intestino pigro, stimolando il transito intestinale senza fastidiosi effetti collaterali e con dolcezza: nessuno dovrà correre in bagno per un effetto troppo incisivo.
E se il semplice consumo di questi frutti non bastasse potrete preparare un decotto facendo bollire polpa e buccia in 100 gr. d’acqua per 15 minuti, da filtrare e consumare nell’arco della giornata per favorire diuresi e transito intestinale.

fonte: http://www.benessereblog.it/post/2898/nespole-proprieta-valori-nutrizionali-e-un-rimedio-contro-lintestino-pigro


Frutto molto noto, e' in grado di regolarizzare le funzioni intestinali senza irritare.
Ma si coltiva sempre di meno per motivi economici.


Le prime coltivazioni di nespolo risalgono al I millennio a.C. lungo le rive del Mar Caspio, da cui si diffondono in Asia Minore per raggiunge poi la Grecia e l'Italia. La nespola, gia' conosciute in epoca romana, ebbe la massima diffusione nel Medio Evo, quando entro' a far parte della farmacopea domestica, come febbrifugo, astringente, regolatrice delle funzioni intestinali oltre che diuretico e attiva sull'apparato epato-biliare. Cio' grazie ai suoi componenti: tannino, sostanze peptiche, vari acidi organici (malico, acetico, citrico, formico e tartarico), zuccheri e vitamina C. Con l'imporsi di attivita' agricole piu' redditizie si comincio' a trascurare le piante che non avevano un preciso interesse economico cosi' il nespolo si trovo' sempre meno nei frutteti, mentre continuo' ad avere il suo posto nell'hortus conclusus dei conventi, dove ancora oggi vengono coltivate le piante medicinali e le essenze aromatiche indispensabili per fabbricare gli elisir e i tonificanti che caratterizzano la produzione delle erboristerie dei monasteri e delle abbazie.



Prevalentemente esistono due qualita' di nespole ben diverse fra loro: la nespola comune e la nespola del Giappone. Il Nespolo (Mespilus germanica) e' una pianta arborea o arbustiva delle rosacee, spinosa allo stato selvatico, puo' raggiungere gli otto metri di altezza con rami contorti e foglie lanceolate, fiori bianchi e frutti commestibili (nespole). e' facile vederla nei giardini perche' molto decorativa, e viene coltivata in tutti i paesi a clima continentale.
I frutti si colgono nel tardo autunno, ma prima di essere consumati devono raggiungere una corretta maturazione, rimanendo per lungo tempo nella paglia, di solito fino a gennaio-febbraio.
Il nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica), arrivato in Europa intorno al '700 e' una pianta dalle piccole dimensioni delle rosacee, d'origine cino-giapponese, coltivata nel bacino del Mediterraneo e in California. Ha foglie coriacee sempreverdi, fiori bianchi e frutti commestibili (nespole del Giappone). Fiorisce con i primi freddi dell'inverno, e i suoi fiori sono bianchi e profumati, il frutto matura a maggio e con le fragole e' uno dei primi frutti dell'anno. Cresce nello stesso clima degli agrumeti e dell'olivo.
Normalmente quella che compare sulle nostre tavole e' la nespola comune, piu' saporita e piu' dolce, dalla duplice azione: da acerba e' astringente e anti-diarroica, viceversa da matura regola in maniera completa le funzioni intestinali.
La polpa bianco-rosata, compatta al momento della raccolta, dopo varie settimane con la maturazione, diventa morbida e di colore giallo-arancio intenso. Tanto piu' il frutto e' acerbo tanto maggiore e' la quantita' di tannini, molecole ad azione antiossidante, che danno la sensazione di asciutto in bocca e provocano un effetto astringente sull'intestino. Al contrario, nel frutto maturo i tannini si trasformano in zuccheri e il frutto diventa un blando lassativo. La nespola contiene anche ottime quantita' di acido formico, acetico, che determinano il gusto acidulo, oltre a fibra alimentare solubile che distende le pareti dello stomaco riempiendolo d'acqua per un maggior senso di sazieta'.
e' pure ricca di potassio, magnesio e caroteni per cui e' da consigliarsi a chi fa attivita' fisica per ore (camminate, ciclismo…) e che quindi hanno bisogno di recuperare acqua, sali minerali e antiossidanti.
Proprio per le sue proprieta' la nespola non va dimenticata, anzi esige rispetto e anche… pazienza, visto che si parla di un frutto che si raccoglie ancora acerbo e ha bisogno di tempo per maturare. Nel frenetico mondo contemporaneo andrebbero riscoperte le nespole della saggezza, legate a un adagio popolare che ci suggerisce di saper attendere per ogni cosa il momento opportuno, nella filosofica virtu' della pazienza…”con il tempo e con la paglia maturano le nespole”.

Semplici preparazioni per aiutare il nostro intestino:
Decotto: far bollire circa 30 grammi di polpa e bucce, in 100 gr. di acqua per 15 minuti. Bere 3 o 4 bicchieri nel corso della giornata per disinfettare l'apparato intestinale e facilitare la diuresi.
Conserva: 500 gr di nespole, 150 gr di zucchero, cotti in 250 gr di acqua per un'ora. Si crea una conserva da consumare la mattina a digiuno a scopo depurativo e per regolarizzare le funzioni intestinali.

fonte: http://www.lapelle.it/alimentazione/nespola.htm



Mangiare nespole fa bene alla linea e alla salute
Intestino pigro, dissenterie ed enteriti, in natura esiste un alleato: la nespola. Frutto primaverile per eccellenza, si ama per il suo sapore agrodolce e i più piccoli ne adorano il colore, ma pochi sanno che le sue qualità nascoste vanno oltre l’allegria dei toni arancio della buccia e il sapore amarostico della sua polpa.



Già conosciuta ai tempi dell’Impero romano, si diffuse maggiormente nel Medioevo per la scoperta sulle sue proprietà curative, a livello domestico, addirittura come febbrifugo e astringente. Purtroppo per motivi economici, negli anni non è stata più coltivata, ma utilizzata nei giardini come pianta ornamentale. Ne esistono tante qualità, ma quelle che arrivano alle nostre tavole sono prevalentemente la nespola comune (detta anche la Germania) e la nespola giapponese.
Le proprietà riconosciute alla nespola si devono ai suoi componenti: è ricchissima di tannino, vitamine A, B, C e sali minerali, zuccheri e acido formico (conosciuta fibra alimentare). Il tannino, nel frutto acerbo, ha un’azione antiossidante, e se avete mai provato a mangiare una nespola quando ancora non è matura, avrete di sicuro sentito in bocca quella fastidiosa sensazione di asciutto, ma di certo non sapevate che proprio la nespola acerba ha un’effetto astringente sull’intestino; nel frutto maturo, invece, il tannino si trasforma in zucchero dalle proprietà lassative.
L’acido formico, contenuto in discreta quantità, provvede a dare al frutto un sapore acidulo, ma una volta ingerito, produce nell’intestino un effetto distensivo per le sue pareti e se oltre alle nespole aggiungiamo molta acqua, otterremo un effetto saziante, utile quindi per chi segue una dieta o semplicemente per chi non vuole abbuffarsi durante uno spuntino: 100 gr di nespole contengono solo 28 kcal. Frutto consigliato anche per chi fa molta attività fisica dove gli sforzi sono notevoli e si suda molto, in quanto la perdita di sali minerali e acqua può essere reintegrata mangiando una piccola quantità di nespole.
Per aiutare il nostro intestino, le nespole possono essere consumate facendone un decotto dalle proprietà disinfettanti e diuretiche: bollendo circa 30 gr di polpa e bucce, in 100 gr di acqua per 15 minuti si otterrà un beverone da dosare in 3 o 4 bicchieri nel corso della giornata. Sempre a scopo depurativo e per regolarizzare le funzioni dell’intestino, si può preparare una conserva con 500 gr di nespole (disossate), 150 gr di zucchero, cotti in 250 gr di acqua per un’ora.
Con questo frutto si può anche ricavare un gustoso liquore, il Nespolino. Gli ingredienti sono: sei noccioli rigorosamente freschi di nespole, sei nespole mature pelate, alcol puro e 350 gr di zucchero. La preparazione è molto semplice: si pestano le nespole mature e i noccioli in un mortaio e si lasciano macerare per due giorni ricoperti di alcol in un terrina, a parte si prepara uno sciroppo lo zucchero sciolto in 160 gr d’acqua fredda, si mescola poi alle nespole macerate e già filtrate e si lascia riposare il composto per una giornata. Prima di essere imbottigliato, il liquore va filtrato e poi conservato in luogo fresco e buio.
Approfittiamo quindi di questo periodo per assaporare questo frutto, consapevoli delle sue qualità e del suo valore simbolico: è stato definito il frutto della donna virtuosa ed è il frutto della pazienza in quanto va raccolto acerbo e bisogna saper attendere la sua maturazione per assaporarne la sua golosità.

fonte: http://www.diredonna.it/mangiare-nespole-fa-bene-alla-linea-e-alla-salute-39718.html

Le nespole sono piccoli frutti molto saporiti, anche se non molto presenti dal fruttivendolo.

Conosciamole meglio…



Istruzioni
1) introduzione, molti di noi conoscono ed apprezzano le nespole come frutti saporiti e dissetanti, anche se i noccioli all’ interno sono in effetti un po’ grossi rispetto alla polpa.
Il nespolo, l’ albero che le produce, appartiene alla grande famiglia delle rosacee e la troviamo facilmente in giardini ed orti nel centro-sud dell’ europa.
Questa pianta può crescere fino ad 8 metri, ma anche restare più bassa, mantenendo l’ aspetto di un arbusto ed è comunque in grado di resistere bene al freddo dell’ inverno e alle gelate notturne. E’ comunque una pianta delle aree collinari (fino a 1000 m), non certo da alta montagna.

Conosciamo due varietà di questa pianta:


- mespilus germanica (nespolo comune) - le regioni caucasiche sono molto probabilmente la terra di origine del nespolo comune e i romani, grandi appassionati di frutta e di piante ornamentali per i loro giardini, lo diffusero nel loro impero come tanti altri frutti “esotici” del medio oriente da loro conquistato.
Dopo la caduta dell’ impero romano, questa varietà di nespolo conobbe una crescente diffusione nel medio evo, specialmente in germania. Qui e altrove, i monaci lo coltivavano negli orti dei loro conventi ed utilizzavano le nespole per preparare bevande rinfrescanti con la speranza che guarissero le malattie.
Dopo il medio evo, la coltivazione del nespolo declinò lentamente per fare posto a coltivazioni di frutta più redditizie, almeno fuori dei monasteri.
Le nespole, infatti, avevano lo svantaggio delle grosse dimensioni dei noccioli rispetto alla quantità di polpa edibile e già pesche ed albicocche rendevano meglio, da questo punto di vista.
- eriobotrya japonica, (nespola del giappone) - questa varietà viene dal giappone e dalla cina e fu introdotto in europa nel secolo xviii. Qui ha avuto successo perchè produceva frutti già maturi subito e pronti da mangiare in maggio-giugno, ma sono nespole meno saporite di quelle comuni che restano ancora le più diffuse sul mercato.
E’ diffuso in un clima più temperato, in alcuni paesi mediterranei come la spagna, la calabria e la provincia di palermo.

2) raccolta, acquisto e conservazione
ottobre è il mese della raccolta delle nespole comuni, ma non quello del loro consumo perchè sono ancora troppo acerbe. La maturazione si completa solo dopo alcuni mesi in cassette di legno rivestite internamente di paglia, tenute in ambiente fresco ma non umido. La maturazione è completa quando la polpa e la buccia divengono giallo-arancio, più morbide e i tannini presenti nei frutti acerbi si trasformano in zuccheri ad opera di alcuni enzimi. Così le nespole diventano meno astringenti per l’ intestino e persino un po’ lassative, anche se il sapore resta tra il dolce e l’ acidulo, proprio come piace a noi…
Solo in gennaio-febbraio, le nespole comuni sono pronte per fare la loro bella figura in tavola.

3) usi
con le nespole possiamo preparare marmellate, succhi di frutta e gelatine o usarle come componenti per alcuni tipi di liquori come il “nespolino”. Inoltre, il succo dei frutti acerbi si può usare per chiarificare (cioè rendere più limpido) il vino per via del suo contenuto di tannini.
Occorre anche sapere che il nespolo coltivato produce frutti più grossi, più dolci e meno ricchi di tannino di quello selvatico, come accade per i fragoloni coltivati rispetto alle fragoline di bosco.

4) proprietà nutritive
- oltre ai tannini, che sono comunque meno concentrati nei frutti maturi, le nespole contengono vari acidi organici (citrico, malico, tartarico,…) i veri responsabili del tipico sapore acidulo di questi frutti. In media, questi frutti sono formati per l’ 85,3% da acqua e il resto sono soprattutto carboidrati (12,14%).
- le vitamine sono ben presenti, come molti altri frutti, con la prevalenza della vit.-c. I valori della tabella seguente sono riportati in mg/100 g. Quelli tra parentesi sono invece le % rispetto ai valori indicativi dell’ rda, o fabbisogno giornaliero raccomandato, fornite da 100 g di nespole per ogni vitamina.

Vit.-c: …..11,0 (12,22%)
vit.-e: ……0,89 (5,93%)
vit.-b3: …..0,4 (2,50%)
vit.-b6: …..0,1 (7,69%)


- tra i minerali, spicca il potassio come accade per gran parte della frutta. La tabella che segue riporta i dati come per le vitamine:

potassio: …….250 (5,32%)
calcio:. ………16 (1,60%)
fosforo: ………11 (1,57%)
sodio: ……….. 6 (0,40%)
ferro: …………0,3 (3,75%)
zinco: …………0,1 (0,91%)



Riferimenti:

http://www.cibo360.it/alimentazione/cibi/frutta/nespole.htm

http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/nespolocomune.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/mespilus_germanica

http://www.lapelle.it/alimentazione/nespola.htm

http://www.albanesi.it/alimentazione/cibi/nespola.htm

http://community.my-personaltrainer.it/alimenti/frutta_succhi/nespole


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